Martora precipita in un cunicolo Salvata dai pompieri / FOTO
RIVAMONTE. Salvata una martora caduta in una buca a Valle Imperina, ma per il consigliere comunale Manuel Conedera «quella zona va monitorata a dovere». Si è conclusa con il lieto fine la storia di una giovane martora finita non si sa quando all'interno di un cunicolo a bordo strada nei pressi del Pozzo Capitale, nell'ex sito minerario di Valle Imperina a Rivamonte.
«Durante la mattinata» spiega il consigliere, «ero in zona per delle attività ricreative quando ho sentito i versi della martora provenire da un punto sotto il fondo stradale». Conedera ha quindi subito contattato Flora Rossi, guida naturalistica del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e della cooperativa Mazarol, che, arrivata sul posto, ha deciso di chiamare i vigili del fuoco del distaccamento di Agordo per il recupero della povera bestiola.
Quest'ultima, evidentemente provata da una lunga permanenza sul fondo della fossa, era ormai allo stremo delle forze tanto che, una volta giunti sul posto poco prima delle 13, i pompieri di Agordo non hanno avuto difficoltà a calarsi nel pozzo profondo circa tre metri e mezzo e recuperare la martora (nella foto) che ormai respirava a fatica.
Sotto le premurose attenzioni della guida naturalistica che ha provveduto ad alimentarla, la martora è stata quindi accompagnata alla stazione dei vigili del fuoco di Agordo, dove poco dopo è giunto anche un veterinario per prestarle ulteriori cure.
«Si tratta di un animale notturno» dice Flora Rossi, «forse è finita nel buco mentre rincorreva una preda. Poverina, era davvero stremata perché ha tentato di uscire in tutti i modi, forse erano più giorni che si trovava laggiù tanto più l'acqua non è il suo habitat preferito». Dopo aver verificato la ritrovata vivacità dell’animale i forestali del distaccamento di Longarone-bis l’hanno liberata nel bosco di Valle Imperina, dove assieme ad altre martore continuerà ad essere un utilissimo piccolo predatore.
Se la vicenda della martora pare terminata nel migliore dei modi, per Conedera ora si tratta di risolvere anche la situazione del Pozzo Capitale. «Sotto la strada e sotto il piazzale» spiega, «ci sono delle gallerie che un tempo, quando la miniera era in funzione, servivano per portare l'acqua. Insomma c'è il vuoto. Quelle buche possono diventare pericolose anche per le persone di passaggio ed è quindi necessario provvedere quanto prima a tapparle in modo adeguato e transennare la zona affinché la sicurezza sia garantita per tutti». (g.san.)
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