Marziai e il volontariato si fermano per Vergerio

Tanta gente ha dato l’ultimo saluto all’anziano morto dopo la tromba d’aria. Donatori di sangue e amministratori ne hanno ricordato l’impegno sociale
MARZIAI. «Un uomo che non si tirava mai indietro». La comunità di Marziai e il mondo del volontariato hanno salutato così, nella chiesetta di Marziai, Giuseppe Vergerio, scomparso tragicamente domenica dopo essere stato coinvolto nella tromba d’aria che ha colpito il parco Oasi Le Cressi. Alla cerimonia erano presenti moltissime persone, che hanno riempito la piazza del paese per dare l’ultimo saluto a Vergerio, «un uomo – come l’ha definito il parroco di Lentiai, don luca Martorel – che non si tirava mai indietro, nel bene e nel male. Non disdegnava la festa ma aveva un grande senso del dovere. Purtroppo è stato coinvolto, insieme ad altre persone a cui rivolgo la mia preghiera, in un fatto tragico, che ci lascia senza parole».


Il parroco ha poi ricordato che la cerimonia deve essere un momento non solo di cordoglio, ma anche di speranza, per poter proseguire «continuando a fare quello che Bepi amava, per la sua comunità e per il volontariato, che deve andare avanti, perché lui avrebbe voluto così».


Al funerale erano presenti anche i donatori di sangue della Fidas con i gagliardetti delle sezioni di Fonzaso, di Feltre, di Cesiomaggiore, di Quero Vas di cui Vergerio era stato anche presidente.


Il sindaco Armando Vello ha affermato la propria vicinanza «alla famiglia di un amico scomparso. Sono qui per amore del paese e del lavoro, della convivialità e soprattutto per il volontariato che è la spina dorsale del paese e non solo e che deve andare avanti. Tutto deve continuare». Vello ha poi sottolineato che tutte le persone che domenica erano al parco Le Cressi «sono ora a terra sia fisicamente che psicologicamente, ma devono rialzarsi e andare avanti perché è questo che Bepi avrebbe voluto».


Il sindaco ha poi affermato di ritenersi un sopravvissuto e chiedendo infine un minuto di silenzio ai presenti. Una nipote di Vergerio ha voluto quindi ricordare la semplicità del nonno con delle frasi in dialetto e la sua capacità di «trovare sempre una soluzione», salutandolo con la sua canzone preferita, che risuonava nella chiesa e negli altoparlanti della piazza. Il vicesindaco di Quero Vas, Andrea Biasiotto, ha ricordato le tante battaglie avute in consiglio comunale con Vergerio, con cui era bello discutere e «che amava la sua comunità, mettendo Marziai davanti a tutto, insegnandomi l’amore per il territorio». Un rappresentante della Fidas ha poi voluto ringraziare Vergerio «per aver trasmesso alla comunità l’importanza di donare il sangue», trasmettendo dei valori ai giovani, sempre «con quel sorriso sotto i baffi bianchi».


Dante Damin


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