Mascia esce dal coma migliora la donna investita a Levego
BELLUNO. Mascia sta un po’ meglio. Ieri la 27enne bielorussa investita mercoledì mattina in via Meassa, ha ripreso conoscenza. Era caduta in uno stato di coma, dopo aver battuto la testa, in seguito all’investimento sulle strisce pedonali, davanti all’asilo “Dino Buzzati”. La donna ha sofferto un politrauma da strada e le fratture più pesanti sarebbero localizzate all’altezza del bacino. I medici devono cercare di curarle anche un’emorragia interna.
Dovrà essere operata e non è escluso che, per questo, venga trasferita nel giro di qualche giorno all’ospedale San Martino di Belluno. Accanto a lei, al Ca’ Foncello di Treviso, c’è la mamma Raissa e in questi primi due giorni di degenza c’è stata la visita di don Rinaldo Ottone, il parroco di Levego: «Mercoledì ci siamo preoccupati, perché era andata in coma», sottolinea, «mentre ieri si è svegliata e mi ha anche riconosciuto, cosa che naturalmente ci ha fatto un grande piacere. Ha sofferto parecchie fratture e i tempi di guarigione saranno senz’altro molto lunghi, ma qualche segnale positivo c’è. È possibile che presto venga spostata nel nostro ospedale, ma per la certezza bisognerà aspettare un po’».
Le condizioni della donne erano sembrate fin da subito molto gravi. Dopo l’impatto con la Volkswagen Golf guidata dal bellunese A.P., è stata sbalzata ad alcuni metri di distanza, in direzione del bar 2000. In un primo momento, era cosciente, poi le sue condizioni sono peggiorate e la prognosi è diventata riservata. Il conducente ha dichiarato alla polizia locale di essere stato abbagliato dal sole delle 8.05, ma è indagato per lesioni stradali. —
G.S.
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