Massaggi e abusi, pensionato in manette

Un 77enne di Castelfranco arrestato: approfittava di giovani calciatori del Trevigiano durante i ritiri a Croce d’Aune

CROCE D’AUNE. Settantasette anni, praticamente l’età di un nonno. Ma lui, massaggiatore di una squadra di calcio della zona di Castelfranco Veneto non era certo il buon vecchio delle fiabe. Anzi.Durante i ritiri estivi organizzati nella sua casera di Croce d’Aune approfittava dei ragazzini che venivano a lui affidati. Tra un massaggio e l’altro, allungava le mani fino a trasformare la terapia in veri e proprio abusi sessuali. Ed è con questa accusa che è stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri di Castelfranco. Un’indagine molto delicata quella condotta dai militari. Ad avviarla sono state le denunce presentate dai genitori dei ragazzi di 14-15 anni, destinatari delle attenzioni del settantasettenne. Una persona a modo, gentile e su cui le famiglie riponevano la massima fiducia. Senza sapere che l’apparenza, mai come in questo caso, era ingannevole.

L’uomo, che vive in un comune della Castellana, costringeva i ragazzini a subire i suoi massaggi troppo intimi. Le sue mani si allungavano oltre il consentito sui corpi delle sue vittime. Carezze e qualcosa di più, fino a sfociare in rapporti sessuali. Al rientro a casa i ragazzini raccontavano ai genitori di quegli strani massaggi. Storie che hanno messo in allerta le mamme e i papà. I genitori si sono rivolti ai carabinieri di Castelfranco, hanno riferito dei racconti dei figli ed è scattata l’indagine. I militari hanno fatto i dovuti accertamenti che hanno purtroppo confermato la terribile verità. Da qui la richiesta di un’ordinanza di custodia cautelare che ha consentito di stringere le manette ai polsi del massaggiatore pedofilo.

Quanti ragazzini sono finiti nella rete dell’anziano? E’ la domanda che si stanno ponendo oggi gli inquirenti. Sei gli episodi fin qui contestati per tre diversi ragazzi. Ma le indagini si stanno allargando anche ai tesserati delle stagioni calcistiche precedenti di tutte le società sportive con cui ha collaborato il pensionato.

Lui intanto resta agli arresti domiciliari su disposizione del tribunale di Belluno. Ma il lavoro del sostituto procuratore Roberta Gallego non è finito. Con i carabinieri di Castelfranco si sta muovendo su un terreno delicatissimo tentando di ricostruire i rapporti e le relazioni che il settantasettenne avrebbe intessuto con i suoi piccoli atleti per capire se ci sono altre vittime.

Nella sua abitazione e nella casa vacanze di Croce d’Aune, gli inquirenti avrebbero scoperto e sequestrato parecchio materiale pornografico (riviste, immagini, film e dvd) e diversi sex-toys (giocattoli erotici) utilizzati forse anche durante gli incontri con i ragazzi. Gli inquirenti lasciano trapelare poco, ma pare che sull’uomo ci siano prove schiaccianti. Dalla prima testimonianza raccolta in strada da un carabiniere di Castelfranco, si è arrivati ad avere quella di un genitore che ha raccontato le rivelazioni fattegli dal figlio. Nei giorni seguenti il ritiro in montagna l’aveva visto scosso, taciturno, dopo vari tentativi è riuscito a fare breccia nel muro di paura e vergogna riuscendo a farsi raccontare l’accaduto e andando immediatamente in caserma a denunciare il fatto. Da lì è iniziato il lavoro per definire un quadro indiziario, scoprendo che le voci sull’anziano massaggiatore rappresentavano, purtroppo, una terribile realtà. Secondo gli inquirenti gli abusi, in alcuni casi veri e propri stupri, sarebbero avvenuti durante i ritiri estivi delle formazioni di esordienti. Quelli organizzati a Croce d’Aune e in altre località di montagna. Ritiri di riposo e allenamento, durante i quali l’uomo sarebbe riuscito ad avvicinare e condurre nella sua casa vacanze alcuni ragazzini. Come? Per quanto tempo? E poi come riuscire a mantenere tutto sotto silenzio? Sono dettagli sui quali gli investigatori non vogliono sbilanciarsi. E sui quali l’indagine prosegue.

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