Massaro ai gruppi di minoranza: «Basta con la vecchia politica»

Il primo cittadino ribatte alle accuse dell’opposizione: «Su di me illazioni pesanti-  Se ci sono dubbi si vada in Procura. InLab andrà avanti, la maggioranza è unita»



«Sono amareggiato: pensavo di dover rispondere in sede istituzionale a delle critiche politiche, e mai avrei pensato di dover commentare pesanti illazioni, diffuse attraverso i mezzi d’informazione, sulla liceità del comportamento mio e di altre persone». Esordisce così il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro rispondendo alle critiche avanzate dai gruppi di minoranza sul progetto InLab e sulla presenza tra i partner della cooperativa Società Nuova dove lavorano il consigliere di maggioranza Marco Ciociano e l’ex assessore Valentina Tomasi. Una situazione che per l’opposizione non è trasparente.

«Non è vero che nell’ambito di InLab il Comune di Belluno ha acquistato delle prestazioni dalla cooperativa Società Nuova. La cooperativa», ribatte Massaro, «è entrata nel progetto tramite l’avviso pubblico per le partnership pubblicato per la rigenerazione urbana, di cui il progetto InLab è uno spin off».

Il sindaco non ci sta nemmeno a far passare il messaggio che sono permessi conflitti di interesse tra consiglieri e progetti comunali. «Marco Ciociano dipendente di Società Nuova, come consigliere comunale non si è mai occupato di questo progetto; d’altronde la stessa opposizione mi critica proprio perché il consiglio comunale non è stato preventivamente coinvolto. Peraltro, osservo che in una città come Belluno in tutte le legislature ci sono stati consiglieri ed assessori che per motivi di lavoro si sono talora “incrociati” con le attività comunali; ovviamente, è sempre stata premura di tutti verificare che, in caso di incompatibilità o anche solo di opportunità, l’interessato fosse tenuto lontano dagli atti che lo interessavano. Ed è ciò che è accaduto in questo caso, come risulta dagli atti, che peraltro hanno tutti i pareri favorevoli dei tecnici in ordine alla regolarità e alla legittimità».

Per quanto riguarda, poi, la presenza in seno alla cooperativa dell’ex assessore Tomasi, il primo cittadino precisa che le assunzioni fatte da società private nell’ambito della loro autonomia «non sono certo materia di mia competenza», sottolineando che «nessuna risorsa comunale sia stata utilizzata a questo scopo». Massaro, però, critica a sua volta i consiglieri di minoranza «che non hanno studiato le carte. E poi un consigliere se non gli torna qualcosa chiama il sindaco, oppure fa un’interrogazione o chiede di convocare la commissione preposta, ma non fa dichiarazioni su stampa e televisioni. Almeno così mi sono comportato io quando ero consigliere. Invito l’opposizione a chiedermi chiarimenti: li ho sempre forniti ed ho sempre avuto il massimo rispetto del diritto del consigliere di criticare politicamente l’operato della giunta. Tuttavia, per chi avesse dubbi sulla liceità dell’operato di chicchessia credo che dovrebbe approfondire ed eventualmente recarsi in Procura».

Sulla richiesta di dimissioni «direi che fa parte del classico rito della politica di una volta: si dice genericamente che non va bene nulla, si butta un po’ di fango, poi si chiedono le dimissioni del sindaco. Ed è proprio questo schema che il nostro progetto di maggioranza voleva combattere. Schema che fa leva su rancori, antipatie e sulla necessità di dire che noi siamo sempre meglio degli altri. Sono contento che il nostro progetto politico stia andando avanti e stia combattendo questo metodo e sono contento di rivedere l’unità della mia maggioranza. InLab è forse il progetto più ambizioso che abbiamo costruito in questi anni e per questo lo porteremo avanti con convinzione». —

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