«Massaro distrugge il nostro lavoro»

Prade e Da Re bacchettano la nuova giunta: «Parlano male, ma in un anno di amministrazione non hanno fatto niente»

BELLUNO. Impalpabile, priva di idee, brava solo a demolire tutto quello che ha fatto o pensato la giunta precedente. È duro e molto critico il giudizio che l'ex sindaco Antonio Prade dà della amministrazione Massaro, che sta per compiere un anno e durante questi mesi «non ha fatto nulla».

Prade non è nuovo ad analisi sull'operato del suo successore. A cadenza precisa (dopo tre mesi, dopo sei, adesso, a quasi un anno dalle elezioni) l'ex sindaco passa al setaccio le iniziative della giunta e ne dà un giudizio. Che anche questa volta è pesante: «La caratteristica di quest'anno di amministrazione Massaro è una: il tentativo di distruggere sistematicamente tutto quello che avevamo fatto noi».

Gli esempi che porta Prade sono i soliti: «L'abbattimento cruento della Nis e della Fondazione teatri, quello un po' meno cruento di Sportivamente Belluno, lo svuotamento della conferenza dei sindaci. Speriamo che nel secondo anno recuperino almeno due progetti figli della nostra amministrazione, come il sottopasso di Marisiga e la spiaggia sul Piave. Per quest'ultima ci sono a disposizione 50 mila euro, stanziati dalla Provincia grazie al lavoro dell'ex assessore Da Re». Il quale è accanto a Prade nella disamina dell'operato della giunta Massaro.

«Sembra che siamo noi a non aver fatto nulla per la cultura. La nostra amministrazione, però, è quella che ha lavorato per fare in modo che Belluno non fosse più la cenerentola del Veneto in quanto a grandi mostre», spiega. Il riferimento è al famoso quadrilatero della cultura, per il quale «sono stati investiti tra i 14 e i 15 milioni di euro. Abbiamo riesumato un progetto del 2002 per ristrutturare il Bembo, trovato i finanziamenti della Fondazione Cariverona, dato avvio ai lavori al Fulcis e all’Auditorium, posto le basi per la ristrutturazione della palestra Gabelli. L'idea di turismo culturale si è sviluppata all'interno dell'amministrazione Prade».

Da Re precisa che non è sua intenzione «parlare male di quello che fanno gli altri», ma poi li definisce «oltre che malfidenti anche supponenti». Qui bisogna fare un passo indietro, al consiglio di martedì, quando Da Re ha sostenuto che sia necessario abbassare le aliquote Imu. Il sindaco Massaro ha replicato con un «Chi lo chiede non sa di cosa parla» e qui nasce la «supponenza» che non piace a Da Re: «Siamo consci delle difficoltà che hanno tutti i Comuni con i bilanci. Nel 2012 hanno alzato le aliquote base per mettere in sicurezza il bilancio e fare 300 mila euro di asfaltature. Secondo me l'aliquota per la prima casa dev'essere abbassata ai livelli base (4 per mille) per lasciare un po' di soldi in tasca ai cittadini».

L'auspicio di Antonio Prade e Fabio Da Re è che Massaro e la sua squadra inizino a fare qualcosa di concreto: «E non si nascondano dietro la scusa “Non abbiamo soldi”. È una visione statalista quella secondo cui senza soldi pubblici non si possono fare opere».

Alessia Forzin

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