Massaro è stabile nella classifica del gradimento
BELLUNO. I bellunesi rivoterebbero Massaro. Per lo meno quelli intervistati da Ipr marketing, che ha condotto per il Sole 24 Ore l’indagine sul gradimento dei sindaci.
Fra le seicento persone contattate, il 55,7 per cento ha risposto alla domanda «Se domani ci fossero le elezioni comunali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale sindaco?» indicando «a favore». Un risultato che vale a Massaro il 33º posto fra i sindaci italiani, in una classifica guidata dal primo cittadino di Lecce Paolo Perrone che ha distanziato di un soffio il collega di Venezia Luigi Brugnaro.
Massaro conferma il risultato dello scorso anno, perde sette punti rispetto al 2012 (ma l’indagine tiene in considerazione il dato del ballottaggio, non quello del primo turno che esprime il consenso reale di un candidato) ed è terzo a livello veneto. Brugnaro, come detto, è il secondo sindaco più amato d’Italia, Bitonci di Padova il settimo. Più indietro Flavio Tosi (Verona, 46º) e Manildo (Treviso, 73º).
Massaro rispetto al 2014 è rimasto stabile al 33º posto: «Sono molto soddisfatto», dichiara. A “pagare”, nel gradimento, sono stati diversi fattori secondo il sindaco. «Prima di tutto il nostro atteggiamento, che è responsabile, pacato e modesto. Come squadra non abbiamo mai avuto la pretesa di essere quelli che ne sanno più degli altri. Abbiamo sempre lavorato con impegno, sapendo che non siamo i depositari delle verità assolute, e siamo sempre stati pronti a riconoscere eventuali errori. Diciamo che la mia è una amministrazione che chiacchiera poco e lavora per cercare soluzioni ai problemi. Magari ci “vendiamo” poco, ma non ci piace la politica degli annunci».
Da maggio 2012, inoltre, «c’è stato un cambio nel ruolo di Belluno. Da Cenerentola l’abbiamo trasformata nella capofila di numerosi progetti regionali (si pensi a quelli sul sociale o alle battaglie contro il consumo di suolo), l’abbiamo portata alla ribalta nazionale grazie all’Anci e anche a livello europeo siamo tornati in auge. Due anni fa a Torino abbiamo rappresentato le città alpine al meeting della Conferenza delle Alpi».
Gettando lo sguardo sulla città, infine, Massaro evidenzia altri tre elementi che possono aver contribuito a elevare il gradimento nei suoi confronti: il fatto che la città oggi sia più viva di quanto non fosse nel 2012 («Ci sono più turisti, più iniziative, bed and breakfast, l’albergo diffuso, il Nevegal ha cambiato passo»), che sia migliorato il rapporto e il dialogo con i cittadini e che a Belluno si sia ristabilita l’equità nell’accesso ai servizi: «Oggi i servizi che forniamo vengono tutti pagati sulla base del reddito della persona che li richiede», conclude il sindaco.
La classifica del Sole 24 Ore va presa con cautela, perché, avverte lo stesso quotidiano, non rappresenta un’indagine sulle intenzioni di voto della popolazione ma solo una valutazione sul sindaco in carica, al di fuori di un contesto competitivo con altri candidati.
Alessia Forzin
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