Massaro: non posso vietare ciò che è ammesso dalla legge
BELLUNO. «Sbaglia chi oggi invoca il Pat, dicendo che avrebbe potuto fermare la nuova area artigianale». Il sindaco Massaro ribatte alle critiche cadute sulla sua giunta in seguito all'avvio lavori per l'area artigianale di Levego. «Premesso che per il Pat ci vogliono 3-4 anni, se anche lo avessimo avviato il 23 maggio 2012, un giorno dopo la mia elezione a sindaco, non avremmo potuto fare nulla per cambiare le cose».
«Partiamo da un presupposto», spiega Massaro. «In quella piana si può costruire, perché è un'area privata e da sempre è edificabile. Il piano urbanistico attuativo è stato approvato dall'amministrazione precedente, nel marzo 2012. Il permesso a costruire è stato rilasciato successivamente dagli uffici. Né sindaco, né giunta, né il consiglio comunale hanno il potere di intervenire su un permesso a costruire: a loro competono le funzioni politiche, agli uffici quelle tecniche. Le interferenze si chiamano, nella migliore delle ipotesi, abusi di ufficio».
Quando è stato possibile frenare il consumo di territorio, si difende Massaro, «questa giunta lo ha fatto. Sono d'accordo anch’io che sia preferibile recuperare il patrimonio esistente, ma il Comune non può obbligare i privati a usare edifici già costruiti. Dobbiamo ricordarci che ciò che è consentito dalle norme a un privato, non si può vietare. Prendiamocela, piuttosto», conclude il sindaco, «con chi quelle norme le ha fatte o le fa».
Frison: orgoglioso del Prg. Proprietà, residenti che contestano lo scempio ambientale e chi contesta le scelte viabilistiche, saranno chiamati a un confronto. Lo sta organizzando l'assessore Franco Frison: «Non ci sottraiamo a un confronto. Dell'argomento avrei parlato anche in commissione urbanistica, come ho sempre fatto finora perché la commissione è un importante momento di confronto». Sul Pat: «Penso sia inutile continuare a piangere sul passato. Il lavoro sul Pat è avviato». Frison ha anche qualcosa da dire a Fabio Da Re: «Dice che mi sono dimenticato di essere stato attore del Piano regolatore. È vero, e non mi vergogno di essere stato colui che ha portato in approvazione il piano che era stato elaborato dall'assessore Livio Viel nella prima giunta Fistarol. Io ho solo detto che quel piano affonda i piedi negli anni '90, ma non lo disconosco certo, anzi ne sono orgoglioso, perché ha permesso di avviare una lunga serie di operazioni di rigenerazione urbana. È grazie a quel Piano se è stato avviato il recupero della caserma dei vigili del fuoco di piazza Piloni, delle segherie alla Cerva, dell'ex hotel Europa, delle concerie Colle, dell'ospedale vecchio. Tutto si può dire, ma non che quel Piano regolatore puntasse alla cementificazione».
Alessia Forzin
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