Massaro: «Premiato chi ama questa città»
Il sindaco uscente: «L’ottimo risultato è merito di tutta la squadra» «Abbiamo recepito la richiesta di maggior impegno da chi non ci ha votati»
BELLUNO. «Abbiamo tutti lavorato al massimo per spiegare quanto fatto e quello che faremo». Il giorno dopo il primo turno Jacopo Massaro è contento del risultato ottenuto personalmente come candidato sindaco, ma anche delle sue tre liste.
«La soddisfazione è profonda», dice Massaro, «perché il voto riconosce il lavoro svolto e valorizza anche in termini di preferenze tutte le persone che si sono impegnate. La lista In Movimento è la prima forza politica in città e un consenso così elevato fa capire che a Belluno non c’è più un leader con dei gregari, ma un gruppo, una classe dirigente e un programma che sa costruire il futuro, con progetti e idee. Il lavoro di cinque anni finalizzato ad un nuovo ciclo politico istituzionale è andato a buon fine e si è radicato».
Rispetto al risultato dei partiti tradizionali, Massaro ritiene «incontestabile che le istituzioni e i rappresentanti politici debbano riannodare il rapporto con i cittadini, attraverso una ritrovata credibilità e responsabilità. Non siamo in contrapposizione con i partiti, dei quali secondo me c’è sempre bisogno, ma la nostra esperienza porta un contributo pratico e positivo che tanti cittadini ci hanno riconosciuto a discapito del mondo della politica tradizionale. Belluno è il laboratorio di una evoluzione politica e di rappresentanza. Ora si tratta di capire quali partiti saranno in grado di cogliere questo elemento».
Prima di festeggiare, però, Massaro ha davanti altri 15 giorni di campagna elettorale durante la quale deve recuperare i voti che gli mancano per vincere: «Sono stati premiati la coerenza e l’amore per la città e non il tentativo di descriverla in modo negativo. Ma questo non significa che tutto va bene. Nei prossimi 15 giorni dovrò spiegare ai cittadini che non ci hanno votati o che non hanno votato perché critici con la mia amministrazione, che la loro richiesta di un maggior impegno su alcuni temi è stata recepita. Nei prossimi anni lavoreremo di più e meglio sui temi che ci sono stati indicati da chi non ci ha sostenuto».
Massaro fa un cenno anche al suo sfidante principale: «Non solo i partiti tradizionali, ma anche quelli mascherati da civica sono rimasti delusi, perché non hanno capito come riannodare il filo con i cittadini. Noi lo abbiamo capito di più e mettiamo a disposizione quello che abbiamo imparato e costruito».
Durante la nottata di ieri, a scrutinio ancora aperto ma con risultati già chiari, il sindaco uscente ha ricevuto la telefonata di Paolo Bello ed Erika Dal Farra, candidato sindaco e segretaria (eletta in consiglio) del Partito Democratico: «Si sono complimentati e abbiamo parlato un po’ di come stava andando. Del Pd ho sentito anche Mirco Costa. Paolo Gamba non l’ho sentito, ma ho ricevuto messaggi e telefonate da alcuni dei suoi candidati consiglieri».
Massaro ci tiene a ringraziare gli elettori: «Li ringrazio tanto davvero, perché abbiamo ottenuto un risultato bellissimo, straordinario. Ringrazio anche tutti i candidati consiglieri che si sono fatti in quattro in questa campagna elettorale, ma anche prima». Non manca il rammarico: «Per alcune fragilità della mia amministrazione, mentre in campagna elettorale è andata abbastanza bene, nonostante io non abbia avuto molto tempo a disposizione, o almeno non come cinque anni fa, perché nel frattempo l’attività del Comune è comunque andata avanti a pieno regime. In questi anni abbiamo avuto qualche difficoltà di comunicazione, perché con i tagli ai bilanci abbiamo dovuto tagliare anche il settore comunicazione ed è stato più faticoso dover recuperare in questo mese, spiegando quello che avevamo fatto agli elettori. In ogni caso ci sembra di esserci riusciti».
Al di là della performance di In Movimento, Massaro vede: «Tutti in crescita, con un ottimo Insieme per Belluno che supera anche i partiti come il Pd. La terza lista, Belluno D +, che ha sostituito il Patto per Belluno, lo ha anche superato abbondantemente».
Infine un cenno sugli apparentamenti: «Domani farò un incontro con le liste, ne parleremo e decideremo insieme, sulla base del progetto che ha messo al centro la nostra responsabilità nell’azione amministrativa».
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