Massaro presenta Santesso e Salti

Verso il ballottaggio. Il candidato sindaco con un economista e un geologo, i primi due nomi della giunta in caso di vittoria
Di Irene Aliprandi

BELLUNO. Un docente universitario e un geologo in giunta. Sono Erasmo Santesso e Luca Salti i primi due nomi proposti dal candidato sindaco Jacopo Massaro, in caso di vittoria al ballottaggio di domenica e lunedì. Massaro ieri ha presentato i potenziali assessori che faranno parte della sua squadra, segnando un fuoricampo importante.

«La nostra operazione è all’insegna della completa discontinuità con il passato», spiega il candidato sindaco, «sia rispetto alle persone che al metodo. Competenza, professionalità e profilo morale sono i criteri che sto seguendo nella composizione della giunta, per soddisfare la richiesta di rinnovamento con garanzie di affidabilità, in uno spirito di servizio alla comunità».

Erasmo Santesso. 64 anni, nato a Padova ma cittadino bellunese da molti anni «per scelta», Santesso ha un curriculum da ministro: professore ordinario di economia aziendale a Ca’ Foscari, con attività didattica anche alla Bocconi e al Politecnico di Milano, dal ’99 al 2001 presidente del diploma universitario in economia e gestione dei servizi turistici insediato a Belluno; autore di un centinaio di pubblicazioni in materia di bilancio, finanza e controllo di gestione; collaboratore nell’area programmazione e controllo di diverse aziende e enti privati (tra gli altri Zanussi, Benetton, Riello...) e enti pubblici (Comuni di Venezia con Cacciari, Cittadella e Belluno, Regione Veneto e numerose Usl); membro di organi societari in alcune banche anche quotate in borsa e grandi aziende; è stato anche presidente della società veneziana per la gestione delle farmacie comunali e presidente del cda di Ca’ Foscari Formazione e ricerca. «Santesso si è occupato anche della Sersa», ricorda Massaro, «sono grato e onorato che sia disponibile ad affiancarmi in caso di vittoria».

«Spero di dare un contributo», è l’esordio del professore che nell’eventuale giunta Massaro si occuperà di bilancio e programmazione. «In questo momento storico c’è l’esigenza di affrontare con maggiore responsabilità le scelte amministrative. La gente è stanca di una politica più attenta ai vantaggi privati che alla cura del bene comune. Per superare questo momento», sottolinea Santesso, «servono persone libere, lontane da carriere negli apparati politici e dedicate solo alla cosa pubblica. La proposta di Massaro va in questa direzione e sono onorato di poter portare alla città la mia esperienza di tecnico. I miei riferimenti etici privilegiano le esigenze dei più deboli, la politica deve ridurre le diseguaglianze, dare speranza ai giovani e sicurezza agli anziani e agli ammalati, con azioni che vadano a favore dell’intera comunità». Per Santesso un bilancio comunale deve concentrarsi su scelte razionali, esplicitando il valore dei progetti più rilevanti e i motivi delle loro scelte, rendendo così più civile anche il confronto politico. «Se la logica è quella della spartizione e dell’appartenenza politica», conclude Santesso, «la spesa si traduce in assegnazione di quote che corrispondono al peso elettorale degli assessori. Quando, invece, c’è una squadra priva di interessi, individuare le priorità diventa più facile, in completa libertà».

Luca Salti. Quarant’anni, geologo prima al Genio Civile e poi in Provincia nel servizio difesa del suolo e protezione civile, Salti esercita anche la libera professione, unendo quindi l’esperienza tecnica e professionale alla perfetta conoscenza del territorio e del funzionamento degli enti pubblici anche dal punto di vista politico. Salti era candidato nella lista Insieme per Belluno, eletto in caso di vittoria. «Farò una fotografia della situazione, dei progetti e degli uffici che in parte già conosco. Bisogna individuare le priorità, le idee migliori e i canali di finanziamenti, facendo gioco di squadra». Salti punta molto anche sulla comunicazione con la gente e, da possibile assessore ai lavori pubblici e all’ambiente, si impegna a incontrare i cittadini per scambiare idee, proposte e ascoltare i problemi. «La politica sta perdendo il contatto umano. Noi siamo gente nella gente, siamo qui per dare la nostra massima disponibilità alla città».

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