Mattarella, incontro pubblico martedì a Belluno
Ultime ore di attesa per conoscere il programma definitivo della visita di Mattarella nel bellunese prevista per martedì 12. Tra oggi e domani dovrebbero essere sciolti i nodi principali e potrebbe arrivare l’ufficialità, ma qualche informazione sta già filtrando. La più importante riguarda l’ipotesi di un incontro pubblico tra il presidente della Repubblica, le istituzioni, la cittadinanza e i soccorritori che hanno operato durante la tempesta Vaia. Qualche giorno fa è stata avanzata la proposta di portare Mattarella al Palaluxottica di Agordo, ma questa tappa sembra definitivamente tramontata prima di tutto per questioni logistiche, ma anche perché il Palaluxottica è una struttura privata e il capo dello Stato generalmente si muove solo in spazi pubblici. L’intenzione di mostrare al presidente la devastazione provocata da Vaia, tuttavia, rimane e non si esclude, se le condizioni saranno favorevoli, che vi sia l’opportunità di sorvolare alcune delle zone più colpite.
L’unica certezza, o almeno l’unica tappa che per il momento non viene smentita, è quella del cimitero delle Vittime del Vajont a Fortogna di Longarone, dove Mattarella dovrebbe arrivare in mattinata per portare il cordoglio e la vicinanza dello Stato alla comunità travolta dal più grande disastro ambientale della storia causato dall’uomo.
Rimane l’incognita dell’incontro pubblico, ma gli spazi adatti in provincia non sono molti e si può andare per esclusione. Torna dunque a farsi strada la possibilità che l’incontro venga organizzato al Palasport di Longarone, ma è più probabile che, sempre per ragioni logistiche, il presidente venga portato in una località più centrale e quindi a Belluno.
In realtà nulla è deciso, tanto è vero che oggi ci saranno i sopralluoghi da parte dei tecnici del Quirinale, che poi si confronteranno con le forze dell’ordine, la Prefettura e le istituzioni potenzialmente coinvolte nelle scelte finali.
In questi giorni i colloqui tra tutti questi soggetti sono stati strettissimi e si susseguono le riunioni e i contatti tra il bellunese e i responsabili del cerimoniale del Quirinale. Alla base di tutto c’è il problema della sicurezza: oltre al fatto che il programma non è ancora definitivo, in ogni caso anche se lo fosse non potrebbe essere rivelato con troppo anticipo.
L’ultima particolarità riguarda la portata della visita: il capo dello Stato non sarà semplicemente in trasferta nel bellunese, ma verrà a Belluno come luogo simbolo dei territori colpiti dall’alluvione di fine ottobre in tutto il Veneto. In questo senso il ruolo della Regione assumerà una dimensione più rilevante rispetto a quanto previsto inizialmente e, nell’ambito dell’incontro pubblico, vi sarà la presenza di una folta (se non completa) rappresentanza regionale. —
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