Matteo e Alda, addio straziante

Il parroco don Paolo: «Non fatemi dire troppe parole: riconosciamo la nostra povertà dinanzi a Dio»
Di Marina Menardi
La processione verso il cimitero. Funerali a Cortina d'Ampezzo di Menardi Alda e Matteo.
La processione verso il cimitero. Funerali a Cortina d'Ampezzo di Menardi Alda e Matteo.

CORTINA. «È questo il momento di stare uniti e di dimostrare compassione»: con queste parole il parroco di Cortina, don Paolo Arnoldo, ha introdotto la cerimonia funebre per dare l'ultimo saluto ad Alda Menardi Nanda e Matteo Menardi Diornista, due persone con due storie diverse alle spalle, tutte due molto conosciute in paese. Ha chiesto anche un minuto di silenzio di fronte a queste due gravi perdite, per «dimostrare la nostra fragilità di esseri umani e riconoscere la nostra povertà davanti a Dio».

Alda, 86 anni, sposata con Ugo Pompanin, già presidente delle Regole d'Ampezzo, Scoiattolo, guida alpina e tra i promotori della nascita del Soccorso Alpino, è deceduta lunedì in ospedale, dove era ricoverata, ed è stata accompagnata in basilica dagli Scoiattoli, che l'hanno portata a spalla; un omaggio, oltre che al marito, anche ai due figli, Guido e Paolo, entrambi membri del sodalizio ampezzano. Paolo ha raggiunto la mamma per l'ultimo saluto assieme alla moglie dagli Stati Uniti, dove risiede già da molti anni. Con il marito, Alda ha creato e gestito il rifugio Lagazuoi, oggi nelle mani del figlio Guido.

Matteo, 34 anni, è stato portato a spalla per l'ultimo saluto dagli amici più stretti, suoi coetanei, come da tradizione a Cortina quando muore un giovane. Era impiegato Gis, la società comunale che gestisce gli impianti sportivi e le manifestazioni a Cortina. Aveva lavorato anche in Parrocchia, ed era sposato con Angela Alberti, impiegata negli uffici delle Regole d'Ampezzo. Proprio per il ruolo ricoperto, anche Angela è molto conosciuta in paese. La sua famiglia fu colpita da un lutto molti anni fa: il padre Claudio morì in una situazione simile a quella di Matteo, cadendo durante una gita in montagna. Ieri la comunità di Cortina si è stretta con commozione intorno ai familiari e agli amici dei due defunti. «Non fatemi dire troppe parole», ha chiesto il parroco durante l'omelia. Don Paolo si è rivolto ai due defunti insieme, senza entrare nei particolari della storia di ognuno, e si è appellato alla forza della fede per poter superare questo difficile momento. «Non c'è vita senza la morte, e noi in fondo non abbiamo paura della morte, ma di cosa ci sarà dopo di essa. Non possiamo pensare che dopo questa vita non ci sia niente», ha aggiunto, «e questi due fratelli ora camminano insieme in Paradiso, ci guardano, pregano con noi: loro ora sanno che cos'è la vita, la sofferenza». Don Paolo ha spinto i fedeli ad una riflessione: «Teniamo sempre in mente che ogni giorno potrebbe essere l'ultimo. Su questo invito tutti a fare una riflessione». Oltre agli Scoiattoli con il tradizionale maglione rosso, erano presenti anche alcuni ragazzi del Sestiere di Cadin, in divisa con la bandiera: era il Sestiere di cui Matteo faceva parte, e che lo aveva visto impegnato proprio venerdì e sabato scorsi per due giorni alla festa campestre. Anche i finanzieri del Soccorso Alpino hanno voluto presenziare al funerale dei due cortinesi, accomunati da una grande passione per la montagna.

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