Maturità, gli istituti bellunesi pronti per gli esami
BELLUNO
Tutto è pronto nelle scuole superiori per gli esami di Stato che inizieranno domani. Districarsi quest’anno tra le ordinanze per Covid non è stato semplice. Ma alla fine tutti si sono preparati per questo appuntamento anche se le difficoltà non sono mancate. Gli istituti superiori hanno predisposto un piano di sicurezza oltre al protocollo nazionale, per garantire la massima protezione non solo agli studenti ma anche ai docenti.
Al Catullo
All’istituto Catullo, dove ci sono quattro commissioni, di cui due presiedute dagli ex dirigenti Carmelo Correnti dello Scientifico e Salvatore Russotto del Segato, i 151 ragazzi chiamati a sostenere l’esame di maturità dovranno arrivare con la loro mascherina, mentre troveranno sia all’ingresso della scuola sia davanti alla porta di accesso all’aula della prova orale i dispenser di liquido igienizzante per le mani.
Dovranno, prima di accedere in aula, compilare l’autodichiarazione in cui garantiscono di non avere la febbre sopra i 37,5 gradi e di non essere stati in quarantena negli ultimi 15 giorni. «Se non hanno la mascherina la scuola provvederà a dargliene una: dal ministero ne sono arrivate ben 1800 per studenti e commissari», dice il vice preside Alessandro Chiericato. Anche gli accessi all’istituto saranno distinti: si entrerà da via Garibaldi e si uscirà da via Loreto. «Sono stati realizzati dei percorsi ad hoc per evitare che i ragazzi si incontrino tra loro nei corridoi evitando così gli assembramenti», sottolinea il dirigente Mauro De Lazzer. «Lungo le pareti e i percorsi che porteranno ai piani dove si svolgono gli esami sono stati posti dei cartelli per evitare che qualcuno si perda, anche se poi ci saranno i collaboratori scolastici a indirizzare i ragazzi, se è necessario».
Per ogni classe non potranno esserci più di nove persone: i sei commissari che quest’anno sono tutti interni, il presidente, il candidato e un eventuale accompagnatore.
Dopo l’esame l’aula sarà arieggiata e sanificata in attesa che arrivi l’altro candidato. «Alcune commissioni hanno deciso di sentire quattro studenti al giorno, mentre altre cinque», dice Chiericato. Lo studente che entrerà avrà atteso il suo turno all’esterno della scuola.
Liceo Lollino
Al Liceo Lollino sono 13 i maturandi e la direzione ha deciso di utilizzare per l’esame l’aula magna. Qui i banchi dei commissari e del presidente sono stati posti in cerchio a distanza di due metri e a chiudere ci sarà il candidato che arriverà con mascherina e autocertificazione e documento di identità. «I ragazzi entreranno dalla parte del seminario», precisa il direttore don Giuseppe Bratti, «ed usciranno dall’altra parte. La postazione dello studente sarà igienizzata ogni volta. Visto che in questa aula c’è il wifi», prosegue don Giuseppe, «il ragazzo che vorrà proiettare qualche video o altro lavoro multimediale si porterà il computer da casa e si collegherà al video che abbiamo predisposto perché non è possibile alcuno scambio di documenti o altro tra i presenti». I colloqui inizieranno il 26 giugno alle 8 perché il presidente si divide col liceo classico Tiziano e saranno sentiti cinque candidati alla volta.
«Soltanto lo studente potrà abbassare la mascherina per parlare, mentre tutti i commissari dovranno mantenerla indossata. Ogni due ore l’aula verrà areata. —
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