Maturità. «I giovani e la crisi» la scelta dei bellunesi

Esame di Stato: prima prova ieri per 1590 ragazzi: «Il tema ci è piaciuto perchè ci riguarda da vicino», il commento più frequente fuori dalle scuole

BELLUNO. Mattinata lunga quella di ieri per 1.590 studenti della provincia di Belluno, che sono tornati sui banchi di scuola per la prima prova, il tema di italiano, degli esami di maturità. Fino a poche ore prima, tantissime le indiscrezioni in rete.

Poi finalmente alle 8.30 è arrivato il “momento della verità”: quest’anno, per la prima volta nella storia della maturità, via web, in tempo reale, direttamente dal Ministero in viale Trastevere a Roma.

Il primo a uscire dall’istituto Calvi di Belluno è Francesco Polli, indirizzo Igea. «È andata abbastanza bene», commenta, «ho scelto la tipologia B di argomento socio-economico, su “I giovani e la crisi”. Le tracce non erano semplicissime. Questa era più abbordabile perché trattava problemi attuali e che ci riguardano. Tanti come me hanno optato per quella».

Il rapporto tra i giovani e la crisi, corredata da un articolo di Mario Sensini, un rapporto Censis e Istat, è stata la traccia più gettonata. Gli altri temi riguardano un brano di Montale per l’analisi del testo; sempre per la tipologia B (saggio breve o articolo di giornale), oltre all’ambito socio-economico c’erano quello artistico-letterario sull’argomento «Labirinto» e con brani di Ariosto e Borges, quello scientifico sulla responsabilità etica della scienza e lo storico-politico sullo sterminio degli ebrei. Per la tipologia C, tema di carattere storico, «Il bene comune e individuale».

Il tema libero, tipologia D, i sogni delle nuove generazioni di 20enni. «Le tracce nel complesso erano abbastanza difficili», l’opinione di altri quattro ragazzi del Calvi, Mattia Burigo, Federico Costantini, Luca Dassié e Nicola Insardà. «Abbiamo tutti scelto il tema sui giovani e la crisi, perché ci interessa da vicino. Quello sul “Labirinto” era impossibile, non si capiva nemmeno la traccia. Qualcuno ha scelto di scrivere sul rapporto tra tecnologia ed etica e sull’olocausto. A preoccuparci di più è la prova di domani (oggi, ndr) di economia aziendale».

Dello stesso parere anche Elena Scussel e Walter Gallone, Igea: «Oggi è andata abbastanza bene, c’era un argomento che ci interessava, quello della traccia B. Domani (oggi, ndr) sarà più dura». Tranquille invece per la seconda prova di oggi le maturande dell’indirizzo Linguistico del liceo Renier.

Tra di loro c’è Chiara Ferrara, che ha scelto il tema di ordine generale. «Mi sembrava interessante», spiega, «riflettere su come vivono attualmente i ragazzi di 20 anni. Nella mia classe tanti hanno scelto il tema sui giovani e la crisi, qualcuno quello sulla scienza».

Come Rachele Furlan: «All’inizio ero un po’ spaesata, ma una volta scelto cosa fare è andata tutto bene. Montale in prosa invece, visto che in classe abbiamo sempre letto solo le poesie, proprio non me l’aspettavano». Soddisfatte Rachele Furlan e Jessica De Toni, più in ansia per la terza prova che non per quella di oggi. E uno dei pochi maturandi a scegliere Montale è stato Giacomo-Brando Azzano, 5B dei Liceo scientifico. «Le altre tracce non mi piacevano molto», precisa, «quindi ho scelto l’analisi del testo».

Le sue due compagne di classe, Anna Laura Canova e Selina De Donà, hanno invece preferito il saggio breve: la prima su bene comune e individuale e la seconda su giovani e crisi. Traccia, quest’ultima, gettonata anche lo scientifico e scelta pure da Valentina Samola, Giulia Fornasier, Alessio Vardanega, della 5E. Sebastiano Sitta (5E) e Andrea Campagnoli (B) hanno optato per il saggio breve sulla scienza e il tema libero. E spiegano che l’incognita sarà per la seconda prova di matematica: «Lì la faccenda è più ardua». Abbastanza soddisfatti i ragazzi dell’istituto “Brustolon”. Giovanni Tamburlin (5 Tiel), Mattia Selle (5 Tim) Stefano Murer , Riccardo Zampol Verzo (5 meccanici) e Andrea De Bona hanno prediletto “I giovani e la crisi”. «All’inizio sembravano difficili», dice Riccardo, «poi iniziando a lavorare le idee sono venute, anche perché su un argomento così vicino a noi c’era parecchio da scrivere». Non molto apprezzata invece la traccia D. «A preoccuparci ora più che la seconda prova è la terza», afferma Stefano.

Argomenti:maturità 2012

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