Mauro Corona contro Fazio: «Mi discrimina, vede in me un pericolo e non mi invita in tivù»

Il governatore del Veneto Luca Zaia lo spalleggia e chiede al conduttore di invitarlo in trasmissione: «E' il Saviano del Vajont»
Mauro Corona ancora una volta protagonista, ieri ha attaccato Fabio Fazio
Mauro Corona ancora una volta protagonista, ieri ha attaccato Fabio Fazio
BELLUNO. Fa un freddo cane tra gli stand della fiera agricola di Santa Lucia di Piave. Un allevatore di muli, quando si avvicinano Luca Zaia, presidente della Regione, e lo scrittore Mauro Corona, si avvicina con un fiasco di raboso. Zaia si limita a sorridere, Corona accetta un bicchiere, lo passa al governatore, ne chiede un altro, e sorseggia.

Basta un tanto per far scoppiare la scintilla. E' quella dell'inedita polemica contro Fabio Fazio, reduce da "Vieni via con me", ma in questo caso considerato come intrattenitore di "Che tempo che fa".

«Fazio? Mi discrimina» accende le polveri l'autore di Erto. «Non ha voluto che partecipassi alla sua trasmissione con "La fine del mondo storto"», racconta. «Sono venuti per fare una specie di verifica televisiva ed hanno constatato che probabilmente non ero adatto. Evidentemente sono pericoloso per le idee che ho, anzi per la libertà con cui mi esprimo». Prende fiato, Corona, e sorseggia.

Zaia ne aapprofitta per lanciare un invito a Fazio: «Chiami Mauro, perché se lo merita. Io non conto nulla, ma lui è uno scrittore consacrato dal popolo. Ha venduto 150 mila copie dell'ultimo libro».

«Ed è per questo, complessivamente ne ho vendute due milioni e 500 mila, da quando scrivo...», riprende Corona.

«Evidentemente Fazio vede in me un pericolo. Bene, se così è lo invito a non parlare di giustizia per conto di tutti; mi dica, ad esempio, se ha fatto la naja? Non è vero che dà spazio a tutti, in misura eguale; è un classista».

Zaia lo guarda negli occhi e conferma. «Corona ha ragione. Neppure io sono stato invitato» ricorda. Da ministro ha scritto «Adottare la terra (per non morire di fame)».

«Non mi hanno voluto, ma ignorare Zaia non è un problema, ignorare Corona vuol dire non riconoscere la valenza di un graande scrittore».

A questo punto l'ertano si sfoga, ricorrendo ad epiteti coloriti, ovviamente irriferibili. Il governatore cerca di tranquillizzarlo. Corona ci riesce. Ed aggiunge: «Fazio si ricordi che in Italia, di saviano, non ce n'è uno soltanto. Ne esistono anche qui». Facile immaginare a chi si riferisce. Lo testimonia, d' altra parte, il lungo applauso. Un alpagota suggerisce, a voce bassa: «E' lui il Saviano del Vajont».

«Ma io da Fazio non ci andrò più, neppure se mi stende i tappeti rossi» conclude, più arrabbiato che mai, il romanziere ertano. «No, tu ci devi comunque andare. E d'ora in poi - lo rassicura Zaia -, farò di tutto perché ti invitino».

Mauro Corona non manca certo di un vasto auditorio. L'altra sera è stato intervistato nel settimanale Terra di Canale 5 da Toni Capuozzo che è andato a trovarlo nella sua casa di Erto e ha trasmesso un lungo servizio su di lui. Per non parlare di Irene Bignardi e delle Invasioni Barbariche che vedono lo scrittore ertano ospite frequente di interviste e dibattiti.

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