Maxi sforbiciata ai trasferimenti statali
CORTINA. Aumentano i tagli dal Governo al Comune di Cortina. I dipendenti del municipio stanno completando il lavoro del bilancio previsionale 2016, che sarà pronto entro una settimana. Il bilancio doveva essere approvato entro il 30 aprile, ma come altri Comuni della valle del Boite, anche Cortina lo porterà in consiglio entro giugno.
Dalle informazioni ricevute dal ministero delle Finanze, nel 2016 ci sarà un’ulteriore riduzione di 1.700.000 euro rispetto al 2015. «Il sistema è disarmante», ammette il sindaco Andrea Franceschi, che cura il referato del Bilancio, «manteniamo le promesse relative ai finanziamenti assegnati, ma in programma ci sarà una necessaria riduzione di alcuni capitoli. Si tratta purtroppo dell’ennesimo giro di vite che negli ultimi anni un po’ tutte le amministrazioni locali devono affrontare. Una strategia governativa che ha ovviamente lo scopo di abbassare il peso della spesa pubblica, ma che spesso produce effetti negativi sui servizi resi ai cittadini, i quali risentono in prima persona di questi tagli».
Il ministero ha comunicato una imponente riduzione di un milione e 700 mila euro rispetto alle disponibilità del 2015. Se a questo si aggiunge il blocco della tassa di soggiorno che Cortina voleva introitare per il 2016, ma le è stato impedito dalle nuove leggi, si capisce bene come sia sempre più difficile far quadrare i conti.
«Di fatto, il Comune non solo non riceve finanziamenti», spiega Franceschi, «ma è costretto a versare nelle casse statali circa 12 milioni di euro all’anno, e rispetto agli anni in cui c’era l’Ici gli introiti si sono ridotti di circa 4 milioni di euro all’anno. Una vera enormità. Fortunatamente nel corso degli ultimi dieci anni, oltre a ridurre l’indebitamento complessivo di quasi 15 milioni di euro, non abbiamo aperto nessun nuovo mutuo e queste scelte ci consentono oggi di poter gestire le continue decurtazioni cui siamo sottoposti senza toccare i servizi essenziali e senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Faremo comunque il possibile per tenere fede a tutti gli impegni presi, anche se è plausibile che entro l’anno dovremo ridurre alcuni capitoli del bilancio».
Le spese fisse di gestione restano, dal personale, ai vari servizi che vengono forniti ai cittadini, ma diminuiscono in sostanza i contributi del Governo, e di contro aumentano annualmente i soldi che dalle casse di Cortina finiscono nelle casse di Roma.
«Dispiace», conclude Franceschi, «che l’essere stati un Comune virtuoso che ha sempre tenuto sotto controllo la spesa per il personale e gli equilibri correnti, non si possa tradurre ora in maggiori servizi per il cittadino. Grazie ad una gestione oculata negli anni abbiamo garantito investimenti in vari settori, dal sociale alle scuole, al turismo alla cultura. Abbiamo investito in opere pubbliche e nelle manutenzioni. I continui tagli ci imporranno delle scelte. Valuteremo attentamente i conti e poi porteremo il bilancio in consiglio comunale».
Alessandra Segafreddo
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