Meccanostampi al top per l’innovazione digitale

Il Premio Assiteca 2016 va all’azienda limanese di Ludovico Trevisson «Puntiamo sui giovani di talento, abbiamo speso 10 milioni per rifare l’officina»
Di Martina Reolon

LIMANA. Cinquant’anni sempre in crescendo. Portando avanti una strategia ben precisa: occupare una particolare nicchia di mercato nella costruzione degli stampi di materie plastiche ad alto contenuto tecnologico, per settori che vanno dall’automotive ai beni di consumo, passando per l’elettromeccanica.

Era il 1965 quando nasceva a Limana la Meccanostampi, azienda che oggi conta 240 dipendenti, quattro stabilimenti su 20 mila mq di superficie, oltre 140 presse da 30 a 400 tonnellate. E un fatturato che, nel 2016, si attestava a circa 33 milioni di euro. «Il fatturato è in crescita del 6% rispetto all’anno precedente», commenta Ludovico Trevisson, fondatore e amministratore unico della realtà imprenditoriale con sede in via Sampoi. «Certo, non sempre è stato semplice: nel 2008 la crisi ha colpito anche noi, facendoci perdere il 30% del fatturato. Ma proprio di fronte alle difficoltà sono emerse capacità che non pensavamo di avere. E ci siamo messi in gioco: la perdita di clienti locali ci ha spinto a entrare presto nel settore dell’automotive. La crescita è arrivata proprio grazie alla nostra clientela, che spesso ci chiede cose “impossibili” e ci incalza a migliorare sempre più».

In particolare, Meccanostampi ha saputo cogliere le sfide dell’innovazione, rivoluzionando l’intera struttura in ottica “Industria 4.0” e applicando il concetto di automatizzazione e digitalizzazione diffusa e interconnessa a tutte le fasi chiave dei processi produttivi. Una capacità che è valsa all’azienda limanese, qualche giorno fa, la “conquista” del primo premio “Assiteca 2016”, assegnato dal maggior broker assicurativo italiano. Un premio dedicato quest’anno all’innovazione digitale. Sulla base di un’indagine condotta dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano sono state selezionate 237 aziende. Tra le 26 finaliste è stata poi scelta proprio la Meccanostampi, che ha sbaragliato nomi come Natuzzi, Frescobaldi, ItalGas, Mediolanum.

«La nostra azienda non realizza un prodotto da vendere sul mercato, ma componenti destinate ad altre realtà aziendali. E ormai operiamo sul mercato internazionale, con imprese leader nei loro settori», dice ancora Trevisson. «Abbiamo completamente rifatto l’officina stampi, investendo 10 milioni di euro negli ultimi due anni. Una scommessa, una vera e propria riorganizzazione. La crisi è stata superata abbandonando le produzioni semplici e dedicandosi a quelle più complesse, puntando in alto. Questo è il nostro fattore competitivo».

Ma il punto di forza è anche la componente umana. Il numero di dipendenti è cresciuto nel corso degli anni, passando dai 180 del 2004 ai 200 del 2012, arrivando ai 240 attuali. «Nella nostra azienda c’è stato anche un buon ricambio generazionale, soprattutto nell’ultimo periodo, con l’ingresso di giovani. E la media d’età dei nostri dipendenti è di circa 40 anni», fa presente Trevisson. «Cerchiamo sempre nuove figure professionali, ragazzi di talento. I nostri prodotti non sono standard e c’è bisogno di chi svolga attività ad alto livello. Se un giovane è bravo e preparato, cerchiamo di assumerlo con un contratto a tempo indeterminato nel più breve tempo possibile (in azienda i contratti a tempo determinato sono solo una quindicina, ndr)».

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