“Medei” e le uova di qualità del Comelico

I Bettina di Costalissoio allevano galline ovaiole e polli ruspanti: «Li trovate anche al Laite»
Di Stefano Vietina

SANTO STEFANO DI CADORE. «Allevare galline e produrre uova di qualità in alta montagna costa fatica e impone investimenti importanti. Ma le soddisfazioni non mancano».

Lara Bettina Piazza di Costalissoio (Comune di Santo Stefano di Cadore, 288 abitanti, 1.249 metri sul livello del mare) osserva le sue mille galline ovaiole, raccoglie le uova che poi porterà personalmente in tutto il Cadore, da San Vito a Sappada, e tira qualche somma di questa sua esperienza, che dura ormai da quattro anni.

Le galline ovaiole arrivano da allevamenti accuratamente selezionati, variano da 900 a 1.200, producono fra 750 e 1.000 uova al giorno.

Conducono una vita all’aria aperta, senza dubbio più salubre e più confortevole di quella cui sono destinate le loro “colleghe da batteria”, costrette dalle luci artificiali ad una produzione senza soste, ad una vita senza respiro.

«Da noi le galline vivono a terra, hanno il loro spazio, possono stare all’aperto, quando il tempo ovviamente lo consente», spiega Lara Bettina Piazza, 41 anni, contitolare dell'azienda agricola di famiglia Medei con il padre Ermes (77) e il fratello Eros (40), «e in ogni caso in piccoli fabbricati di legno, e hanno un ciclo di vita naturale. Per questo le nostre uova hanno più tuorlo e presentano caratteristiche di qualità del tutto particolari».

Dopo il periodo della produzione giunge anche quello dell’abbattimento.

«Ed è per questo che abbiamo attrezzato un piccolo spazio, dove macelliamo anche i polli ruspanti che alleviamo da maggio a dicembre, tenendoli all’aperto e nutrendoli con miscele di altissima qualità. Poi li vendiamo principalmente ai clienti che li prenotano. Un punto di riferimento importante è la macelleria “La vecia bekaria” di Mauro Pomarè a Campitello, ma si possono gustare anche al ristorante Pino Solitario di Piniè e al prestigioso ristorante stellato Laite di Sappada, che acquista anche le nostre uova».

L’azienda agricola Medei affonda le radici nelle origini agricole della famiglia Bettina Piazza, da sempre attiva nell’allevamento e nella cura dei pascoli, fondamentali per l’economia e la conservazione della montagna.

Medei (Mdzëi in dialetto ladino di Costalissoio) è il nome della località in cui originariamente sorgeva il tabiè (stalla-fienile) della famiglia e dove questa nuova realtà si è insediata, comprendendo nella sua struttura anche quello stesso tabiè che, nel corso degli anni, è rimasto sempre al suo posto, seppur rimodernato.

Lara ed Eros hanno deciso di riabbracciare l’antica vocazione familiare, dando vita ad un’azienda agricola che vuole usare metodi scientifici e tecnologici, combinati però con l’esperienza pluriennale e la tradizione, con l'obiettivo, dicono, di ottenere prodotti la cui naturalità e la cui semplicità siano paragonabili a quelli che si otterrebbero senza l'intervento umano.

«Cerchiamo di innovare in continuazione per rispondere alle esigenze normative e dei nostri clienti. Siamo stati la prima azienda in provincia di Belluno ad avere un Centro di imballaggio con bollino Ce e abbiamo automatizzato il sistema distribuzione del mangime e raccolta uova. Purtroppo i costi di produzione sono sempre molto alti, anche a causa della lontananza dai principali fornitori (trasporto mangime, acquisto di lettiera adatta, smaltimento della pollina presso il centro di biogas di Feltre)».

Avete intenzione di incrementare la produzione?

«Da poco abbiamo realizzato un nuovo pollaio, anche se non vogliamo certo diventare un’industria, ma proporre un prodotto genuino e fare un lavoro che ci piace».

Ma ci sarebbe un mercato anche più ampio per il vostro prodotto? Non pensate di ingrandirvi?

«Noi lavoriamo con tanto impegno con l’obiettivo di poter aumentare la produttività e allargare il mercato. Ma alla base di tutto deve esserci sempre la qualità del prodotto, che oggi è più importante che mai».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi