Medicina dello sport, oltre 2.500 visite
Il servizio curato da Guido Ciccarone si conferma molto gettonato anche da atleti fuori provincia

FELTRE. Su 2.562 visite effettuate dal servizio di medicina dello sport di Feltre, di cui 107 atleti dal Primiero, 56 dall’Usl Marca Trevigiana e 12 dall’Usl Pedemontana. È il dato più alto a livello veneto. Gli atleti studiati per problematiche cardiologiche sono stati 58, ossia il 2,3 per cento della popolazione totale. Sono stati richiesti ed effettuati, quasi tutti in cardiologia di Feltre, 51 ecocardio, 34 elettrocardiogrammi con applicazione di holter per valutare il tracciato nelle 24 orte, ed è stato inviato un caso, di diagnosi dubbi, in cardiologia a Treviso dove si è effettuata la risonanza magnetica nucleare. Alla fine il totale di esami predisposti sono stati 86, con un indicatore di prestazione, rapporto tra esami richiesti e totale delle visite, si evidenzia dalla direzione dell’Usl Dolomiti, di 3,35, che confrontato con i dati della letteratura medico – sportiva nazionale e internazionale rappresenta un indice interessante per quanto riguarda appropriatezza, efficienza e efficacia.
«Le non idoneità da noi individuate», spiega il responsabile del servizio di medicina dello sport, Guido Ciccarone che da solo gestisce questa mole di lavoro, «grazie anche alla collaborazione della cardiologia diretta da Aldo Bonso, riguardavano atleti con patologie a rischio di morte improvvisa».
Le visite effettuate nel 2017 dall’ambulatorio di Medicina dello Sport di Feltre da Ciccarone sono state 2.562. «Se consideriamo anche le 711 prestazioni da me effettuate all’Usl 2 Marca Trevigiana, sede di Montebelluna, è il numero più elevato di prestazioni di un medico dello Sport del servizio pubblico del Veneto». Le consulenze cardiologiche, endocrinologiche e di altre specialità sono state 266. I test da sforzo cardiologici massimali effettuati con protocolli prevalentemente pediatrici invece 233.
L’attività di prescrizione dell’esercizio fisica, pienamente operativa a Feltre dal 2007, anno di inizio delle attività di prevenzione primaria e secondaria della Medicina dello Sport, continua con indicazioni per problematiche cardiologiche (come la sindrome di Marfan, la bucustimia con dilatazione aortica e altri disturbi che riguardano la conduzione elettrica del muscolo cardiaco) endocrinologiche (diabete, obesità). E resta alta la collaborazione con i pediatri e medici di famiglia del territorio.
Per i casi di dilatazione aortica, caratteristica morfologica non modificabile che configurerebbe la non idoneità all’attività sportiva agonistica, l’indicazione dello specialista Ciccarone è quella di prescrivere attività con carico di lavoro, in termini di volume, così come per altre problematiche di tipo endoscrino: l’attività sportiva si può fare, ma in base a prescrizioni dettate dallo specialista.
Laura Milano
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video