Medico assolto per il rifiuto dell’alcoltest
FONZASO. Medico assolto in Trentino. Il feltrino che lavora nel pronto soccorso di un ospedale importante di quella provincia autonoma ha rischiato di perdere il posto di lavoro, ma alla fine l’ha conservato, visto come è andato il processo. Indagato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per rifiuto di sottoporsi all’esame dell’etilometro e di dare le proprie generalità è uscito dal processo con l’assoluzione pronunciata dal giudice Peloso del tribunale di Rovereto. Esattamente la sentenza che aveva chiesto il difensore Resenterra, mentre il pubblico ministero Celentano, che nel corso delle indagini preliminari aveva chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari l’archiviazione per i reati di oltraggio e resistenza,si era spinto a chiedere due condanne: otto mesi di arresto e 2 mila euro di ammenda per l’alcoltest e 200 euro di ammenda per le generalità.
I fatti risalgono al 28 settembre di tre anni fa. Secondo la ricostruzione, il dottore originario di Fonzaso finisce il proprio turno di notte, sale in macchina e se ne va verso casa. Lungo il tragitto parla al telefono con l’ormai ex moglie e gli scappa un’espressione colorita. È all’altezza di una rotatoria, la velocità non è per niente sostenuta e il caso vuole che in direzione contraria viaggi una pattuglia dei carabinieri. I militari leggono il labiale, lo interpretano come un insulto indirizzato a loro e accendono il lampeggiante, cominciando a inseguirlo e chiamando anche dei rinforzi. Il medico inizialmente non capisce cosa stia succedendo, ma se ne renderà conto molto presto e avrà una reazione dettata più dalla stanchezza e dalla voglia di andare a dormire.
Soffre di una forma di alitosi e quello non può essere alito vinoso, perché ha lavorato fino a pochi minuti prima e non può aver bevuto niente, ecco perché si rifiuta di sottoposto all’esame dell’etilometro. Ci sono delle resistenze anche a dare il proprio nominativo e la presunta resistenza si configura, quando cerca di riprendersi i documenti da una macchina, che contiene comprensibilmente delle armi.
Chiuse le indagini, cadono oltraggio e resistenza, ma rimangono le altre due imputazioni. Il processo è arrivato alla fine ieri con l’assoluzione per entrambe le ipotesi di reato.
Gigi Sosso
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