Medico romano in vacanza a Cortina salva turista colpita da infarto

Erano entrambi sul treno di ritorno da Lienz a San Candido, 40 minuti di massaggio cardiaco

Giovane medico romano salva la vita ad una turista toscana di 40 anni. È accaduto martedì nel treno che da Lienz porta a San Candido. Il protagonista è Carlo Santucci, 33 anni, medico di Roma, arrivato da qualche giorno a Cortina dove ha raggiunto i genitori in vacanza. Il giovane era in compagnia di alcuni amici sulla ciclabile San Candido-Lienz. Una giornata assolata trascorsa in allegria. Nel pomeriggio, il medico decide di tornare verso San Candido in bici, ma, per fortuna, alcuni amici lo convincono a prendere il treno. A quell’ora il mezzo è pieno di turisti, tanto che Carlo e i suoi amici si siedono per terra sull’ultimo dei cinque vagoni. «Dopo pochi minuti dalla partenza», racconta il giovane, «vedo arrivare un uomo stravolto che chiede se c’è un medico. Allora io mi alzo». A quel punto la marea di persone presenti sul treno si fa da parte lasciando spazio a Carlo Santucci che, in pochi secondi raggiunge il vagone dove si trova una giovane donna stesa a terra, esanime.

Accanto lei il marito e la figlioletta di sei anni. «Ho chiesto subito l’età della moglie, ed eventuali sue patologie», dice Santucci. «La donna non respirava. Essendo io anche docente di manovre di primo soccorso ed avendo fatto esperienza anche in ambulanza, ho iniziato subito le manovre di rianimazione eseguendo 30 compressioni toraciche e due insufflazioni». E così per trenta minuti».

L’impresa non è stata facile: «Devo ammettere che dopo 40 km in bici, il caldo, l’aria pesante del treno, ero stanco. Ho chiesto se c’era un defibrillatore nel vagone o dell’adrenalina, ma le risposte sono state tutte negative. A quel punto, l’unica cosa su cui potevo contare erano le mie braccia e così, malgrado la stanchezza, ho continuato il massaggio cardiaco. A darmi forza era la presenza di quella bambina che non potevo lasciare senza la madre. Per cui ho cercato di tenere sempre il cervello ossigenato e di dare il ritmo al cuore per evitare esiti negativi per la signora». Dopo mezz’ora la donna si è ripresa, cercando l’aria. Poi, poco dopo, come in un film americano, dal cielo è arrivato l’elicottero che è atterrato sulla strada. Il personale medico è arrivato di corsa e Carlo Santucci ha spiegato loro cosa aveva fatto.

I sanitari, quindi, sono riusciti a stabilizzare la donna, elitrasportandola all’ospedale più vicino. «Più tardi il medico mi ha chiamato dicendomi che senza il mio intervento la paziente non ce l’avrebbe fatta». Ora la donna è ricoverata in terapia intensiva e si attende di capire la causa dell’attacco cardiaco, «forse dovuto ad un’ostruzione dell’aorta», ipotizza Santucci, che non ha esitato un attimo, malgrado i potenziali rischi in cui poteva incorrere, a prestare soccorso ad una persona in difficoltà. «Non ci ho pensato un attimo a mettermi a disposizione. Spero la signora possa riprendersi presto».
 

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