Mel: due assoluzioni e due condanne per droga
Davanti al giudice Giancotti l'epilogo giudiziario dell'operazione «Zumelle pulita». Tra i clienti c’erano anche due giovani morti recentemente in circostanze tragiche: uno per suicidio, l’altro per overdose
Un uomo si inietta eroina in vena
MEL. Due assoluzioni e due condanne in rito abbreviato. È l'esito del processo a porte chiuse, tenutosi davanti al giudice Aldo Giancotti, a carico di quattro giovani imputati, residenti in Sinistra Piave, accusati di aver ceduto, in diverse occasioni, droga, in particolare eroina. Tra i clienti che finirono all'interno dell'inchiesta anche M.P., morto per overdose poche settimane fa, e F.D.F., suicidatosi nel 2010. Una vera e propria maledizione sull'operazione "Zumelle pulita", che aveva permesso di scoprire un giro di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare eroina. Sono stati assolti Grazia Monfè, 26 anni di Lentiai (difesa dall'avvocato Mirto Dalle Mule), e Mohamed Akmi Saber, 22 anni di Mel (difeso dall'avvocato Morena Astore). Michael Monestier, 24 anni di Mel (difeso dall'avvocato Alessandra Conti), è stato assolto per alcuni episodi di cessione di droga e condannato a 10 mesi per altri episodi contestati nel capo d'accusa. Infine il marocchino di Lentiai, Azzedine Hdidou, 27 anni, è stato condannato ad un anno e 4 mesi. Rinviato, invece, a fine maggio il patteggiamento di un quinto imputato, Ivan Scarton (difeso dall'avvocato Franco Tandura) di Lentiai, in quanto il gup Giancotti non ha ritenuto equa l'entità del patteggiamento proposto da difesa e procura. Gli episodi di cessioni di sostanze stupefacenti risalgono tra il 2009 ed il 2010 ed avevano come base i centri di Mel e Lentiai. Secondo l'accusa gli imputati andavano a rifornirsi di droga, in particolare di eroina, nella città di Padova e poi la cedevano a numerosi clienti, molti giovanissimi, nei centri della Sinistra Piave. L'eroina veniva pagata tra i 40 ed i 70 euro al grammo mentre l'hashish tra i 10 ed i 20 euro al grammo. Tra i clienti, come detto, anche giovani che poi, nei mesi successivi, sono deceduti in circostanze molto tragiche.
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