Mel reclama un sostituto del medico in pensione
MEL. Dal primo gennaio è andato ufficialmente in pensione il medico di medicina generale Giorgio Adami il quale, tra Mel, Trichiana e Lentiai, assistiva circa un migliaio di pazienti. Subito tra i cittadini è scattata la raccolta firme per richiedere alla Usl 1 di inviare sul territorio un altro dottore.
Infatti, allo stato attuale, l’azienda sanitaria ha recapitato ai pazienti di Adami una lettera invitandoli a scegliere uno tra gli altri medici presenti sul territorio, ossia tra Corrado Balzan, Fabio Bernard, Giorgio Capraro, Alessandra Biancardi, Giuseppe Redetti, Alberto Rossi, Mario Bortot, Andrea Dall’O’e Marina Redetti. Di fatto, quindi, non sostituendo il medico pensionato.
«Stiamo raccogliendo le firme per non perdere il diritto alle cure di base», sottolineano alcuni cittadini di Mel. Il loro appello è rivolto anche a coloro che non erano seguiti dalla prestazioni di Adami, in quanto l’intenzione dell’Usl è di dirottare gli assistiti verso gli altri medici presenti, con il conseguente disagio che questo porterà a tutti legato al maggiore numero di pazienti da seguire. I cittadini arrabbiati attraverso i social stanno diffondendo l’iniziativa della raccolta firme; il tam tam che sta coinvolgendo negozianti e ristoratori della Sinistra Piave che chiamerà in ballo le istituzioni locali.
E proprio ieri il sindaco di Mel, Stefano Cesa, ha fatto sapere di aver già scritto direttamente alla direzione dell’Usl, l’11 dicembre, per chiedere una soluzione. «Raccolgo e mi faccio portavoce della forte preoccupazione dei miei concittadini», ha scritto Cesa al direttore generale Rasi Caldogno e al direttore del distretto di Feltre, Gioffredi, «legata al prossimo pensionamento del dottor Giorgio Adami ed al fatto che risulta non sia stata prevista una sua sostituzione». Cesa fa presente che, alla luce della vastità del territorio comunale zumellese e della alta percentuale di anziani, « la mancata sostituzione riduca notevolmente – da parte dell’utenza – la possibile scelta del medico di base nell’ambito del territorio. Alla luce di quanto sopra, anche nella prospettiva di attivare la medicina di gruppo per il distretto di Mel, chiedo di voler valutare l’assegnazione di un incarico provvisorio ad un sostituto».
«Ad oggi», commenta però il primo cittadino zumellese, «non è pervenuta alcuna risposta da parte dei vertici dell’Usl. Comprendendo lo stato di difficoltà di molti cittadini, sarà nostra cura incontrare, nei prossimi giorni, i medici di base del distretto per capire assieme a loro la possibilità di ridurre il disservizio causato da questa situazione».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi