Meneguz e Curto: «Troppi annunci e zero lavori finiti»

I due consiglieri puntano il dito sull’attività amministrativa «Fino ad ora hanno raccolto solo i frutti del nostro lavoro»
Di Roberto Curto
L'assessore Alberto Curto Sotto il municipio
L'assessore Alberto Curto Sotto il municipio

FELTRE. Troppi annunci, pochissimi fatti. Il centrodestra che siede in consiglio comunale alza la testa e attacca l'amministrazione «capace», secondo i consiglieri Primo Meneguz e Alberto Curto, «di completare solo progetti avviati e seguiti dalla precedente amministrazione in un clima di generale disattenzione e pressapochismo che evidenziano grosse lacune sul piano organizzativo». Meneguz si rifà alla relazione dei lavori pubblici previsti nel 2014: «Nell'elenco ce n'erano 52, ma non né è stato realizzato neanche uno e quelli appaltati si contano sulle dita di una mano. Mi sembra davvero poca cosa».

La minoranza che alle scorse elezioni ha appoggiato la candidatura di Ennio Trento è preoccupata per il presente della città e per come si sta delineando il futuro, sia in centro nelle frazioni: «Troppe chiacchiere nei laboratori di cittadinanza», dice sempre Meneguz, «ma quando si va a vedere i tanto decantati Fondi Brancher in arrivo, sono progetti portati avanti dalla nostra amministrazione e pure le recenti pedane per disabili, peraltro costruite male, sono state finanziate con fondi dirottati da un progetto per il turismo seguito a suo tempo dall'allora assessore Ennio Trento. In più, se non fosse stato per il sottoscritto che lo ha segnalato all'assessore Zatta, non si sarebbe avviata la procedura per accedere al bando per gli interventi di prevenzione del rischio sismico».

Raccolta differenziata. È uno dei punti d'orgoglio per Curto e Meneguz: «Adesso tutti sono felici di sbandierare i risultati eccellenti della raccolta differenziata che con il sistema a regime ha ridotto di circa la metà i costi. I benefici sono stati tangibili con l’ammodernamento dei cassonetti in dotazione, il nuovo camion e uno sconto, ancorché leggero, in bolletta. Ma ricordiamo che l’attuale amministrazione ha gestito malvolentieri il piano lasciato in eredità dall’allora assessore Riposi che aveva studiato tutte le fasi nel dettaglio. Lo dimostra il fatto che malgrado le percentuali di raccolta elevatissime, la maggioranza ha voluto comunque avviare una raccolta sperimentale porta a porta nelle frazioni alte. Speriamo valutino con attenzione il rapporto costi-benefici perché non vorremmo che per un aumento di poco conto della qualità facesse riscontro un impennata delle spese per la raccolta. Ricordiamo, infatti, che la percentuale attuale del nostro Comune fa i conti con i rifiuti prodotti dall’ospedale, dal ghiaino e dai numerosi supermercati, altrimenti sarebbe ancora più alta».

Pedane per i disabili. Curto e Meneguz fanno le pulci ai lavori: «Sono stati spesi ben 280 mila euro per degli attraversamenti sui quali bisognerà rimettere mano in primavera per sistemarli in maniera definitiva. Sembra incredibile, ma è proprio così. La vernice provvisoria è già quasi sparita. Tanto valeva mettere della segnaletica verticale provvisoria oppure investire subito qualcosa in più e impiegare materiali che reggono al freddo. Tutto il progetto è sembrato calato con improvvisazione. Avevamo detto in commissione che quel manufatto posizionato davanti la galleria avrebbe causato problemi agli autobus in manovra e così e stato. Ma non ci hanno dato retta e hanno tirato dritto così come hanno snobbato la nostra proposta alternative a ponte Tezze con uno scivolo al posto delle attuale scalette, creando invece un altro attraversamento pedonale a distanza ravvicinata da qullo di via Tezze, senza dimenticare che la pendenza sulla curva per via XXXI Ottobre è superiore al 10 per cento. La cosa grave è che un progetto così impattante sulla vita di automobilisti e pedoni non è mai stato sottoposto all’esame della polizia locale. Poi non ci si può lamentare se arrivano le critiche».

Pulizia e decoro. Su questo argomento parla il consigliere Curto: «Cammino al sabato e la domenica e vedo il centro sporco. Così non va. Non si può pretendere che i baristi tengano pulito anche lontano dai loro locali. Basterebbe trovare qualche soldo e fare una convenzione con una cooperativa per avere qualcuno che rimette in ordine le vie del passeggio e dello shopping per rendere la città più accogliente».

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