Meningite alle terme, grave un’anziana

Una signora di 83 anni di Mel si è sentita male nei giorni scorsi durante un soggiorno in un hotel di Abano

MEL. Era partita sabato scorso con un’amica da Mel, dove risiede, per sottoporsi alle cure termali ad Abano Terme, ma due giorni fa la signora, L.C. classe 1935, si è sentita male mentre era in albergo. E ora è ricoverata, in gravi condizioni e in prognosi riservata, nella seconda rianimazione dell’ospedale di Padova per sepsi da meningococco.

L’anziana signora, come fa sapere in una nota l’Usl 6 Euganea, «fino alla serata del 10 aprile non presentava alcun sintomo, stava quindi bene. Poi nella mattinata di mercoledì, ha accusato un malessere e per questo è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell’azienda ospedaliera di Padova».

All’inizio tutto sembrava far pensare ad un ictus, poi però, accertamenti più approfonditi hanno dimostrato che si trattava di sepsi da Neisseria Meningitidis o meningococco. L’anziana, viste le condizioni gravi in cui versava, è stata immediatamente ricoverata nell’unità operativa di Rianimazione del nosocomio patavino per l’aggravarsi dei sintomi.

La ottantatreenne presentava, infatti, ipotensione e obnubilamento. I medici sono stati costretti ad intubarla ed ora la sua prognosi è riservata. Le prossime ore saranno decisive.

Come da prassi, immediatamente è partita la profilassi antibiotica tra il personale medico, infermieristico e tecnico dell’ospedale padovano venuto a contatto con la signora zumellese durante i momenti sia del trasporto dall’albergo al nosocomio sia nelle varie fasi degli accertamenti clinici.

Inoltre, nella serata dello stesso mercoledì, «il personale del Servizio di Igiene pubblica», specifica l’Usl Euganea, «si è recato all’hotel Bologna di Abano dove soggiornava la donna per l’inchiesta epidemiologica e valutare quindi la necessità di eseguire la profilassi antibiotica in base alle linee guida ministeriali. La profilassi», spiegano dall’azienda sanitaria, «viene prevista solo per le persone che sono state nello stesso ambiente per molto tempo, come i familiari, o che hanno avuto contatti ravvicinati per motivi professionali, come medici e operatori».

È stato allertato anche il Dipartimento di Prevenzione dell’Usl 1 di Belluno per dare avvio alla prevenzione tra i familiari più stretti dell’anziana signora.

«Il personale del Servizio igiene ha constatato che la signora zumellese era assieme ad un’amica di 86 anni sempre di Mel, ed essendo persone anziane hanno partecipato solo ad alcune iniziative individuali, come massaggi personali ed inalazioni, e quindi hanno avuto pochi ed occasionali contatti con gli altri ospiti dell’albergo. Pertanto», ci tiene a sottolineare l’azienda sanitaria euganea, «la profilassi è stata consigliata solo per gli operatori che sono venuti a contatto per motivi professionali con la paziente, come l’addetto al massaggio o altro personale di servizio».

Si tratta quindi di un numero abbastanza ristretto di persone.

Per quanto riguarda l’Usl di Belluno, il Dipartimento di prevenzione, capitanato dal dottor Fabio Soppelsa, ha iniziato ieri la terapia preventiva antibiotica su due persone, i parenti più stretti della donna. L’ottantatreenne zumellese potrebbe aver contratto il meningococco mentre era ancora nella sua abitazione a Mel, o durante il suo soggiorno abanese.

Il meningococco è un batterio molto debole che viene eliminato dalla luce. È presente in tutto il mondo, sporadicamente in Italia, è più frequente durante la stagione invernale e primaverile e nelle comunità chiuse. Solitamente sono più colpiti i giovani.

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