Meningite, peggiorano le condizioni dell’anziana di Mel

Il Servizio di Prevenzione dell’Usl 1 ha attivato la profilassi antibiotica per 14 cittadini zumellesi tra cui quattro minori. Oltre 10 quelli trattati a Padova

MEL. Sono peggiorate le condizioni di salute della 83enne zumellese, L.C., che mercoledì è stata ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Padova per meningite.

Secondo il bollettino medico emesso ieri dall’Azienda ospedaliera di Padova l’anziana rimane in gravissime condizioni e “rispetto a giovedì ha subito un lieve ma sostanziale peggioramento”.

La paziente non risponderebbe infatti alla profilassi antibiotica a cui è stata sottoposta. La sua prognosi resta riservata. Le prossime ore saranno decisive.

L’anziana signora si era recata ad Abano Terme, per un soggiorno di cura, sabato scorso assieme ad un’amica di 86 anni, sempre di Mel. La stessa amica che mercoledì mattina ha lanciato l’allarme nell’albergo Bologna dove soggiornavano, perché L.C. non rispondeva quando ha bussato alla sua camera.

Subito è intervenuto il personale dell’hotel che ha dovuto utilizzare il passepartout per entrare nella stanza. Sul posto è arrivata poi l’ambulanza che ha condotto la donna all’ospedale di Padova dove le è stata diagnosticata la meningite da meningococco.

E sempre ieri è stato individuato anche il ceppo del batterio che ha colpito l’anziana: si tratta del tipo C, quello più aggressivo che, insieme al B, è il responsabile della maggior parte dei casi di meningite da meningococco sia in Italia che in Europa.

E mentre a Mel e nella frazione di Campo San Pietro dove risiede l’83enne sono tutti in ansia per le sorti della signora, ma anche per la possibilità che qualche altra persona venga colpita dalla stessa malattia, il Dipartimento di Prevenzione dell’Usl 1 ha attivato, in collaborazione con il medico curante, la profilassi antibiotica su ben 13 persone, di cui quattro minori, venute in contatto con l’anziana.

Sono tutti cittadini zumellesi che sono andati a trovare la donna nei giorni precedenti la sua partenza per le terme. E tra questi ci sono anche due persone che si sono recate nell’albergo dove soggiornava la pensionata. Questi due soggetti, insieme all’amica di 86 anni che stava insieme a L.C., ad Abano sono stati sottoposti a terapia preventiva per indicazione del Servizio di igiene dell’Usl padovana. Ad Abano, invece, la profilassi è scattata per una decina di persone tra personale dell’albergo, massaggiatori, addetti di sala e al ricevimento. A questi si aggiungono anche medici e infermieri che hanno trattato la signora all’ospedale e durante l’intervento di soccorso all’hotel.

Alla fine, quindi, sono all’incirca una trentina i soggetti interessati dalla terapia antibiotica. Terapia che consiste nella somministrazione di una pastiglia specifica per questi casi da assumere una sola volta in un unico giorno per gli adulti, e di quattro compresse per i minori da assumere nel giro di due giorni.

(ha collaborato Federico Franchini)

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