Mense, un sostegno per l’estate
BELLUNO. Un sostegno al reddito per i lavoratori delle mense scolastiche costretti a restare a casa durante l’estate.
L’idea arriva dall’Ente bilaterale del commercio e turismo della provincia di Belluno che, primo in Veneto, ha pensato di dare una mano ai 150 dipendenti che ogni anno, alla fine delle lezioni scolastiche, sono costretti a rimanere a casa senza stipendio per i due mesi e mezzo di pausa estiva.
«Abbiamo voluto riconoscere un sostegno al reddito per quei lavoratori che, in regola con il versamento delle quote contributive all’Ente bilaterale da almeno sei mesi, sono sospesi dall’attività di ristorazione scolastica», precisa il presidente dell’ente Stefano Calvi, segretario della Fisascat Cisl. «Abbiamo così deciso di definire un contributo settimanale pari a 60 euro in caso di lavoratori a tempo pieno e di 50 euro in caso di dipendenti part time, per un periodo di sospensione fino a un massimo di otto settimane».
Per ottenere il contributo l’azienda e i dipedenti dovranno essere in regola con i versamenti all’Ente bilaterale da almeno sei mesi. La richiesta dovrà essere presentata all’ente bilaterale entro l’ottobre prossimo.
C’è un’ulteriore novità per questa tipologia di addetti. «Ai lavoratori in sospensione», prosegue ancora Calvi, «sarà riconosciuto un ulteriore contributo pari a 15 euro lordi a settimana in caso di frequentazione di uno specifico corso di formazione dal titolo “Nutrizione per ristoratori”. L’obiettivo è formare personale in grado di dare informazionicorretti sulle problematiche alimentari e sul modo di affrontarle. Si tratta di un percorso formativo che abbiamo messo in piedi con la collaborazione di Ascom Formazione».
Numerosi gli argomenti che saranno trattati nel corso, dal cibo come elemento fondamentale per una crescita sana e una terapia sana alle intolleranze alimentari, dalle allergie alla celiachia e ai rischi che provoca».
Il percorso si snoderà in otto ore e si svolgerà il 16 e 18 luglio dalle 9 alle 13 nell’aula dell’Ascom Formazione in via Flavio Ostilio a Belluno.
«Il corso», conclude la disamina di Calvi, «sarà completamente gratuito per i soci e dipendenti delle aziende aderenti all’Ente bilaterale che si impegnerà a pagare le spese. Si tratta di un’iniziativa nuova che per primi come Ente di Belluno abbiamo voluto mettere in atto per aiutare questi lavoratori che altrimenti restano senza stipendio per oltre due mesi ogni anno. Certo, non stiamo parlando di somme elevate, visto che la maggior parte di questi lavoratori sono tutti part time, ma comunque è un sostegno per l’operatore ma anche per la sua famiglia».
Paola Dall’Anese
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi