Mercati, si tratta con i Comuni L’Ascom chiede dei correttivi

Il presidente di categoria, Gualtiero Schenal incontrerà i sindaci da settembre «I banchi vanno riuniti, e le amministrazioni devono essere meno esose»

belluno

Costi alti e guadagni ridotti: se andiamo avanti così tra una ventina d’anni il mercato settimanale nei vari comuni sarà destinato a scomparire. Per questo sarebbe necessario confrontarsi con le amministrazioni comunali e valutare quale siano il modo e la disposizione per rendere più appetibile e più visitabile l’appuntamento settimanale con il commercio ambulante».

Ne è convinto Gualtiero Schenal, presidente della categoria degli ambulanti di Confcommercio Belluno. Il tema è quello annoso della distribuzione del mercato settimanale nelle varie realtà locali.

«Un argomento di cui inizieremo a discutere da settembre con le varie giunte. Tanti, infatti, sono i problemi che ogni realtà ha in questa provincia», anticipa Schenal.



«La divisione in tre tronconi (piazza Piloni, piazza dei Martiri e lungo la strada che porta alla sede centrale delle Poste) non può funzionare. Il mercato deve essere riunito», dice il presidente degli ambulanti, ribadendo un concetto che da anni ormai viene affrontato ma mai risulto nel capoluogo.

«La gente in questo modo si smembra e a perdere siamo noi commercianti. Anzi i bellunesi spesso vanno a Vittorio Veneto al mercato dove è tutto unito. Credo che il fatto che se ne parli da anni senza mai giungere ad una soluzione evidenzi una mancata volontà delle varie amministrazioni comunali che si sono susseguite di mettersi in gioco. Inoltre, è evidente che per le varie giunte il mercato rappresenta soltanto un addobbo che riempie le vie, ma di intralcio quando ci sono altre manifestazioni. La nostra idea è che il mercato vada riunito, bisogna rivedere le metrature e la dislocazione delle categorie merceologiche lasciando spazio alla gente di passeggiare tra i banchi».

Per Schenal importante sarebbe anche contenere le spese. «Se si pagano 700 euro all’anno per il plateatico e 250 euro di rifiuti, si vede che la spesa supera il guadagno. I Comuni devono essere meno esosi, e disponibili ad incentivare le tradizioni», precisa.



Anche qui i problemi sono annosi. «La zona alta del mercato del martedì è quasi vuota, la burocrazia è molta. Ci sono disagi quando arriva la neve, e anche le multe non vengono lesinate agli ambulanti. Anche qui servirebbe accorpare i banchi».



«Il problema qui è che la giunta comunale ha deciso di occupare alcuni stalli per il parcheggio durante le manifestazioni, togliendo quindi spazi per la sosta ai clienti del mercato settimanale. Anche qui», conclude Schenal, «serve trovare qualche soluzione alternativa». —



Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi