Mercato del grana in crescita, Lattebusche torna a sorridere

Il fatturato segna una risalita parziale del 5 per cento dopo mesi difficili. I soci in assemblea fissano nello statuto l’impegno per il benessere animale
Cesiomaggiore, stabilimento Lattebusche
Cesiomaggiore, stabilimento Lattebusche

CESIOMAGGIORE

La cooperativa Lattebusche festeggia il mercato che torna a crescere, trainato dalla buona richiesta di grana padano sia in Italia sia all’estero, e mette nero su bianco nello statuto il proprio impegno per l’ambiente, il territorio locale e il benessere animale.

Lo ha fatto ieri in birreria Pedavena durante un’assemblea convocata “fuori stagione” e che ha visto una affluenza molto consistente di produttori, oltre 160.

Un’assemblea che ha visto il direttore Antonio Bortoli sfoderare una serie di cifre positive che hanno risollevato il morale agli allevatori, alle prese con un 2018 altrimenti da dimenticare per ragioni climatiche e di mercato.

Appena pochi mesi fa, dunque, nessuno si sarebbe aspettato un consistente miglioramento del mercato del grana padano, con una forte spinta all’esportazione, attestato al 6 per cento in più.

Mettendo nel conto una minore produzione, il risultato è stato quello di un aumento del prezzo sul mercato, da mezzo euro a tre quarti di euro al chilo, con un positivo effetto traino per tutto il settore.

Anche il latte ha fatto la sua parte nel riportare un po’ di serenità tra i produttori provati da un’annata difficile: in Lattebusche è in crescita del 6 per cento il latte in entrata anche dal Bellunese. Tutto questo ha comportato un risultato che, nei primi sei mesi dell’anno, sarebbe stato difficilmente pronosticabile, ovvero una crescita di fatturato che al momento si aggira sul 5 per cento.

Un dato parziale, visto che l’annata si chiuderà con il 31 ottobre, ma che è stato accolto con favore dall’assemblea.

I soci di Lattebusche, ieri a Pedavena, hanno quindi dato il via libera ad un aggiornamento dello statuto che, oltre a recepire le indicazioni che arrivano dall’Europa e dai consumatori, fissa con chiarezza gli impegni della cooperativa nel campo della gestione delle imprese agricole e del benessere degli animali.

«La cooperativa», viene dunque indicato, «riconosce come propria mission la valorizzazione del latte del territorio e dei prodotti tipici ottenuti nel rispetto dell’ambiente in un’ottica di sostenibilità e responsabilità sociale nell’esercizio dell’attività agricola».

I soci si obbligano inoltre a rispettare anche le disposizioni volontarie inserite nei regolamenti che verranno approvati dall’assemblea in materia di benessere animale, condizioni di allevamento e dell’azienda di produzione.

«Sarà fatta un’azione particolare stalla per stalla», ha sottolineato dopo l’assemblea il direttore Bortoli, «affinché ci sia un accompagnamento verso questi principi che oggi sono stati ribaditi nello statuto».

Entro il prossimo anno, dunque, arriveranno in assemblea i regolamenti – per i quali è previsto il voto dei soci – ma intanto il primo passo è stato compiuto. «È stato sancito nello statuto», spiega infatti Bortoli, «che l’azienda è attenta a queste problematiche in campo ambientale, sociale e del benessere animale». —


 

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