Messaggio di pace da Cima Vallona
CIMA VALLONA. La sottile differenza tra ricordo e memoria è stato il contributo che don Fabio Fiori ha voluto proporre durante l'omelia in occasione della Messa per il 45° anniversario dei Caduti di Cima Vallona.
«Vi chiedo perchè siamo qui» ha detto il celebrante «per onorare la memoria o il ricordo di quei Caduti. Spero che sia per il ricordo che si ricollega al cuore e al sentimento, piuttosto che per la semplice memoria limitata alla mente e alla ragione».
Come sempre la cerimonia di Cima Vallona, organizzata quest'anno dal Gruppo Ana di Comelico Superiore, ha visto la partecipazione di numerose autorità militari e civili, delle rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d'arma, della popolazione del Comelico e di molti provenienti dalle zone di origine di Armando Piva (Valdobbiadene, Vidor) e di Olivo Dordi (Sighellino in provincia di Bergamo).
In prima fila dietro all'altare i parenti delle vittime: Graziella Di Lecce, moglie del paracadutista Mario; i fratelli del paracadutista Olivo Dordi; Gabriella Piva, sorella di Armando, che ha portato anche il saluto di Massimo Gentile, figlio di Francesco, il capitano dei carabinieri che comandava la pattuglia antiterrorismo di cui faceva parte anche Marcello Fagnani, medaglia d'argento al Valor Militare, ferito nell'attentato e sempre presente alla cerimonia.
Durante le allocuzioni ufficiali, il saluto del sindaco di San Nicolò, Giancarlo Ianese, che ha anche presentato ufficialmente per la prima volta il Gonfalone del Comune. Il presidente della Sezione Ana Cadore, Antonio Cason, ha ribadito l'impegno degli alpini nel ricordo costante dei caduti di Cima Vallona e di quanti hanno sacrificato la propria vita per la patria. Il presidente del consiglio provinciale di Bolzano, Mauro Minniti, presente anche quest'anno, ha voluto portare il suo contributo e il suo impegno perchè un nuovo rapporto si instauri tra l'Alto Adige e il Veneto.
«La storia purtroppo non può essere riscritta» ha detto Minniti «ma può essere letta in modo diverso. Io assicuro lo sforzo affinchè si possano stringere nuovi rapporti tra le due comunità, nel ricordo dei Caduti di Cima Vallona e dei tanti periti in quegli anni di odio». Dopo il saluto dell'on. Maurizio Paniz e del vice prefetto Barbara Magi che ha letto un messaggio del Ministro della Difesa, gli interventi conclusivi del gen. Enrico Pino e del consigliere nazionale Ana Onorio Miotto. La massima autorità militare ha ringraziato quanti ogni anno di impegnano per una manifestazione così sentita e partecipata. «Nel ricordo dei caduti è giusto lavorare per la pace. In questo modo quel sacrificio non sarà stato inutile». Miotto, portando il saluto del presidente nazionale Corrado Perona, ha rammentato la recente, ottima riuscita dell'adunata degli alpini a Bolzano. «Un segno di un clima che sta cambiando».
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