Messe a bilancio le risorse che cambieranno la città

Approvata in consiglio la variazione da 20 milioni per avviare la rigenerazione Stanziati anche i fondi per la rete wi-fi, i bus festivi e il ricorso contro Terna 

BELLUNO. Il Comune recupera i soldi dell’Imu e della Tasi e finanzia autobus, wi-fi, il Museo Fulcis e il ricorso sugli elettrodotti. Inseriti a bilancio anche tutti i fondi per la rigenerazione urbana. È una delle variazioni più consistenti mai portate in consiglio comunale, quella votata ieri all’unanimità (con l’astensione di tutti i consiglieri di minoranza) a Palazzo Rosso. «Si tratta di circa 20 milioni di euro», ha illustrato il vicesindaco e assessore al bilancio Lucia Olivotto, manifestando la sua soddisfazione per aver chiuso positivamente la partita contabile legata alla rigenerazione urbana.

Con la variazione entrano infatti a bilancio i 15 milioni stanziati dalla presidenza del Consiglio dei ministri (tre milioni erano già stati inseriti perché sono serviti per avviare le progettazioni dei vari interventi pubblici). Viene inoltre applicato l’avanzo di amministrazione 2017, parte libera, per 4.221.556 euro. Risorse che serviranno per cofinanziare l’intervento di riqualificazione delle Gabelli (3.166.056 euro, progetto che fa parte del piano di rigenerazione urbana e per il quale lo Stato metterà altri 3,4 milioni) e tutte le sistemazioni delle scuole: sarà ampliato e sistemato il cortile alle elementari di Fiammoi (24 mila euro), sarà restaurato il tetto alle elementari di Levego (75 mila euro), verrà rinnovata l’impiantistica alle medie Ricci (77 mila euro), sarà rifatta la scalinata esterna alle elementari di Mussoi (27 mila euro) e sarà realizzato un passaggio coperto per l’accesso alla mensa per i bimbi delle elementari di Quartier Cadore (10 mila euro). A Mussoi saranno anche sistemati la palestra e i bagni (11 mila euro), alle Nievo di Cavarzano saranno rifatti bagni e docce della palestra (87 mila euro). È previsto infine l’adeguamento sismico delle Gabelli al parco Città di Bologna (58 mila euro), l’intervento alla centrale termica della piscina (209 mila euro) e il cofinanziamento del Comune per gli interventi di rigenerazione urbana al Parco della Piave (277.500 euro) e per la ciclovia (200 mila euro).

Wi-fi in centro e soldi per il ricorso contro Terna. Il Comune ha maggiori entrate per violazioni ai regolamenti comunali (15 mila euro), per accertamenti Imu e Tasi anni precedenti (rispettivamente 83 mila e 10.460 euro), per le concessioni cimiteriali (50 mila euro) oltre a 29.279 euro per rimborso somme da sentenze. Con questi soldi saranno coperte le spese per la gestione del Museo Fulcis fino alla fine dell’anno (80 mila euro), sarà estesa la rete wi-fi pubblica in centro storico (14.460 euro), sarà finanziato il servizio di trasporto pubblico festivo (15 mila euro) e saranno coperti i costi per il ricorso al Tar contro il progetto di razionalizzazione degli elettrodotti nella media Valle del Piave di Terna (25 mila euro).

Tutti astenuti i consiglieri di minoranza. Franco Roccon ha trovato positivi i soldi messi per sistemare le scuole ma avrebbe preferito che nel piano di rigenerazione urbana ci fossero risorse anche per riqualificare Palazzo Rosso. «Bene che siano stanziate le risorse per il ricorso al progetto di Terna», ha evidenziato Raffaele Addamiano, «ma le spese per il Museo Fulcis preoccupano. Va fatta una valutazione sulla gestione del palazzo». Paolo Bello ha sollecitato ad avere una visione prospettica per la città, Paolo Gamba è rimasto perplesso nel non vedere in variazione le spese per il nuovo ponte sul Piave a Lambioi, né per il turismo.



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