Messner boccia la Fondazione Unesco

«In due anni non ho visto una sola iniziativa, solo chiacchiere sull’articolazione del potere. E intanto la montagna muore»
Il museo tra le nuvole inaugurato ieri A centro pagina il momento del taglio del nastro
Il museo tra le nuvole inaugurato ieri A centro pagina il momento del taglio del nastro

CIBIANA. Arriva Reinhold Messner, per inaugurare la nuova stagione del museo fra le nuvole e del rifugio Dolomites, e provoca subito... una valanga.

E’ durissima la sua polemica, condivisa con gli amministratori di Cibiana, contro la Fondazione che gestisce le Dolomiti per conto dell’Unesco.

«Non fa nulla. E già da prima del commissariamento della Provincia di Belluno», protesta Messner, fiancheggiato dagli amministratori di Cibiana perché battano anche loro un colpo sulle istituzioni interessate.

«Il riconoscimento dell’Unesco è un valore aggiunto, l’ho sempre riconosciuto, ma fin dall’inizio avevo manifestato il timore che la burocrazia avrebbe preso il sopravvento. E così è avvenuto», insiste il “re degli Ottomila”», «non ho visto una sola iniziativa fino ad oggi. Ho sentito soltanto discussioni sull’articolazione del potere. Intanto constato che le terre alte stanno morendo».

Sono trascorsi due anni dall’inizio di questa avventura e oggi c’è spazio solo per la delusione. Ieri sera, prima di salire agli oltre 2 mila metri del museo, per sistemare le varie sale, che tra l’altro ricorderanno i primi 10 anni di apertura, Messner si è fermato a Cibiana dove ha incontrato il sindaco Eusebio Zandanel ed i suoi collaboratori per avviare nuove forme di promozione turistica, in particolare culturale.

«Cose che dovrebbero essere fatte dalla Fondazione», commenta, ironico, Messner.

Si tratta, ad esempio, del primo “Centro culturale delle Dolomiti” che troverà accoglienza al tabiù dei bos, in paese.

Un presidio, appunto culturale, ricavato in una vecchia casa, sistemata a cura del Comune e della Regione Veneto.

Dalla primavera prossima si insedierà anzitutto un museo, che sarà la prosecuzione di quello sul Rite. Messner si mette a disposizione anche per fare di questo centro il motore di ogni possibile richiamo turistico per tutta l’area delle Dolomiti, considerando anche il fatto che sono sempre più numerosi i visitatori stranieri, nella fattispecie tedeschi.

Oggi, in conferenza stampa, Messner preciserà meglio qual è il suo intendimento. Di sicuro, però, lancerà dall’alto del Rite un nuovo appello alle autorità bellunesi perché tornino ad occuparsi, in prima persona, della Fondazione, stimolando la pur necessaria burocrazia affinché non diventi troppo pesante. Il sindaco Zandanel condivide in pieno l’analisi e, ovviamente, le proposte di Messner. Così pure l’ex sindaco, Guido De Zordo, che gli dà una mano. «Loro chiacchierano, noi lavoriamo. Anche questa volta va così», conclude, con tono amaro, il fondatore del museo più alto d’Europa.

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