Metalba: salta l’intesa, via alle vertenze

Linea dura dell’azienda di Longarone che non paga il premio e impone la sua turnistica. La Fiom dichiara guerra insieme con i lavoratori
Espansione Metalba
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LONGARONE. Rotte le trattative alla Metalba: sciperi in vista al rientro dalle ferie, dopo il 22 agosto. E sono state annunciate anche cause legali per la mancata erogazione del premio 2015.

Dalle assemblee dei lavoratori è uscito un pollice verso al comportamento dell’azienda che su alcuni punti è stata irremovibile e con la “manina tirata”. La spaccatura con la Fiom è maturata su tre punti per i quali, dopo non aver trovato l’accordo, si rischia il ricorso al giudice del lavoro: il premio di produzione non erogato, il ticket restaurant e la nuova turnistica per la quale Metalba Aluminium spa non è disposta a riconoscere renunerazioni aggiuntive.

Il premio di produzione per il 2015 non finirà in busta: «Pur avendo raggiunto gli obiettivi previsti dall’accordo», spiega Benedetto Calderone, della Fiom Cgil, «l’azienda ha dichiarato la non disponibilità a erogare il premio. Di questo punto si occuperanno i nostri legali». Il contratto in base al quale viene chiesto il premio di fatto è scaduto nel 2013, «ma in realtà è tacitamente prorogato, tanto che, in base a esso, l'azienda ha applicato una vecchia turnistica denominata 3-1» continua Calderone. Non si capisce perchè il contratto sia scaduto per il premio, mentre resti valido per i turni : «Noi riteniamo che il premio sia dovuto e andremo avanti con l'ufficio vertenze: sarà un giudice a stabilire se le somme dovranno essere versate nelle buste paghe degli operai».

Questione orario di lavoro: «Da anni è in essere una turnistica che prevede tre giorni di lavoro e uno di riposo a ciclo continuo. Una turnistica molto pesante, che sviluppa più ore rispetto a quelle contrattualmente previste (42 a fronte di 40). Questa deriva da vecchi accordi sottoscritti da un altro sindacato e che i lavoratori non sono più disponibili ad accettare. Per questo abbiamo inviato all’azienda formale disdetta dell’accordo sull’orario, dichiarandoci comunque disponibili a un confronto per individuare un orario alternativo. Dopo vari incontri, Metalba non ha mostrato disponibilità a condividere un’intesa e ha deciso, in maniera unilaterale, di applicare una turnistica denominata 4/2 , 4/2, 4/1. Su quest’orario, per inciso, eravamo d’accordo anche noi, a condizione che fosse agganciato a maggiorazioni sui turni disagiati (notturni e festivi)».

La Fiom chiedeva il riconoscimento del 40% per notturni e festivi, a fronte anche del fatto che questo orario si rende necessario perchè la fabbrica è sotto organico e l’azienda non vuole assumere. «L’azienda ha una importante riduzione dei costi, non assumendo. La nostra richiesta era di redistribuire parte del risparmio tra i lavoratori. Metalba ha scelto di agire unilateralmente, applicando questa turnistica con le maggiorazioni da minimi tabellari. Scelta ovviamente legittima, ma di cui si assumerà la responsabilità».

Infine, i ticket restaurant, pensati per compensare il fatto che, rispetto allo stabilimento di Bassano, a Longarone non viene fornito un servizio mensa. «Su questo punto, alla fine, l’azienda riconoscerà un ticket di 3 euro (a fronte dei 5,29 dei ticket tradizionali)».

Ieri le assemblee a Fortogna, con i lavoratori che hanno condiviso l’analisi e le scelte della Fiom: «Ora andranno in ferie, che auspichiamo rilassanti per tutti», ironizza Calderone, «ma dopo il 22 agosto, al rientro, sapremo accogliere la nuova turnistica con le dovute maniere». Quindi un settembre caldo con scioperi e presidi.

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