Metalmeccanico in ripresa assunzioni e investimenti
BELLUNO. La ripresa c’è e si vede. Un 2015 positivo per il comparto metalmeccanico bellunese, nonostante restino due criticità da risolvere: l'Acc Wanbao Italia e la Ferroli.
L’anno si chiude con un leggero incremento nel settore del freddo, grazie alle performance di Costan, Sest, Polaris e De Rigo, dove si segnalano decine di assunzioni, per lo più trasformazioni di contratti da tempo determinato a indeterminato anche in virtù degli incentivi previsti dalla Legge di stabilità. E alcune aziende hanno anche avviato degli investimenti.
A tracciare il quadro della situazione sono i segretari di Fim Cisl e Fiom Cgil, Bruno Deola e Luca Zuccolotto. Per il primo, i lati positivi del 2015 vanno ricercati «nella diminuzione notevole della corsa agli ammortizzatori sociali, nel maggiore utilizzo di addetti e nell'incremento degli straordinari. La ripresa ha fatto sì che un buon pacchetto di contratti a tempo determinato siano stati stabilizzati». Un esempio per tutti è la Costan: l’azienda di Limana, dopo la sottoscrizione dell’accordo con i sindacati un mese fa, ha assunto oltre cinquanta lavoratori. Assunzioni concentrate nell’ultimo mese dell’anno, che vanno a rendere fissi contratti a persone che da tempo operavano all’interno dello stabilimento, ma con contratti di breve durata.
«Tiene bene anche il settore dell’elettronica», prosegue Zucolotto, «la Dixell va bene, la Elco ha assunto, l’ex Eliwell - oggi Schneider Electric - e il gruppo Gavazzi hanno un trend positivo. Abbiamo aziende, come la Procond, al lavoro anche tra Natale e Capodanno, dopo tanti anni e questo non può che essere positivo. Altre imprese riprenderanno l’attività dopo le festività natalizie prima del solito, e anche questo da tempo non si vedeva. Tutti segnali positivi: il 2015, quindi, si è chiuso abbastanza bene, la speranza è che nel 2016 si riprenda da qui per proseguire in discesa ancora di più», dice il segretario della Fiom Cgil.
«La Manfrotto, realtà che produce cavalletti per macchine fotografiche non ha mai vissuto situazioni di difficoltà», riprende Deola, «pur avendo rallentato i margini di guadagni è ben posizionata nel mercato e può recuperare una buona fetta di volumi perduti in questi anni di crisi. Si può dire che ci sono realtà importanti del nostro territorio che stanno creando le basi per essere capaci di fare nel 2016 un salto in avanti».
Bene anche Clivet e Climaveneta (per quest’ultima, acquisita dalla Mitsubishi, si attende la chiusura del passaggio di proprietà), mentre qualche criticità si registra alla Metalba di Longarone, dove si attende da mesi il pronunciamento del tribunale sul concordato; una situazione che non ha impedito il proseguimento dell’attività. Piccoli problemi anche alla Smit Textile di Agordo che, ancora in cassa straordinaria, aspetta il nuovo proprietario. «Speriamo che il 2016 riparta da qui», dicono Deola e Zuccolotto, «per poter lanciare un segnale positivo per l’economia».
Ma resta il nodo delle riforme degli ammortizzatori sociali, che scatteranno da gennaio: «Saranno peggiorative rispetto alle attuali condizioni», conclude il segretario Fiom, «perché riducono i tempi della cassa, imponendo anche un aumento dei costi per l’azienda. Restano i contratti di solidarietà che, però, si possono applicare alle aziende in base al numero di dipendenti».
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