Metropolitana di superficie la stazione di Polpet si prepara
La stazione di Polpet si prepara ad un potenziamento, inserito anche nel più ampio piano di elettrificazione verso un progetto di metropolitana di superficie.
L’amministrazione comunale, con il sindaco Paolo Vendramini e l’assessore Andrea Pontello, ieri si è recata a Venezia per un incontro con i responsabili di Rfi dove si sono discusse le strategie future per lo snodo di Ponte che, nelle intenzioni della compagnia ferroviaria, diventerà sempre più strategico. Con loro anche il deputato Roger De Menech che ha seguito il dossier sull’elettrificazione in provincia.
«Confermato l’importante investimento di Rfi per la stazione di Polpet», spiega Vendramini al termine dell’incontro, «nell’ambito del potenziamento dei trasporti in vista degli appuntamenti dei grandi eventi dei Mondiali di Cortina 2021 e delle Olimpiadi invernali 2026. La zona cambierà volto grazie ad un progetto di circa 2,5 milioni di euro per far diventare Polpet un importante snodo per il traffico gomma rotaia. Sarà quindi sistemata la stazione con migliorie dell’accessibilità e il parcheggio cosiddetto scambiatore dove gli utenti potranno lasciare l’auto e prendere il treno. Nel 2020 ci sarà la presa in carico anche della stazione per l’Alpago (in località La Secca, sempre all’interno del Comune di Ponte) e abbiamo chiesto anche una manutenzione della stazione, ormai chiusa, di Soccher che probabilmente sarà messa in vendita».
«Abbiamo poi portato alcune richieste», dice ancora Vendramini, «ovvero la creazione di un sottopassaggio che porti dall’abitato di Polpet direttamente in stazione, evitando ai cittadini di fare tutto il giro. Intanto siamo pienamente soddisfatti di questo cambio di immagine che migliorerà la fruizione di tutta la zona, con occhio di riguardo anche ai turisti in bicicletta e non solo».
«Siamo soddisfatti», aggiunge il deputato De Menech, «perché si sta concretizzando un progetto che andava avanti da diversi anni. La cosiddetta “cura del ferro” sta dando i suoi effetti. Sta procedendo spedito il piano di elettrificazione con la linea che va da Conegliano a Belluno, passando per Ponte, che sarà realizzata sicuramente entro la scadenza del 2021. È stato confermato come Ponte nelle Alpi sia considerato uno snodo fondamentale che mette in collegamento la montagna bellunese con la zona hub di Venezia, strategica per la mobilità di ogni tipo da quella veicolare a quella aeroportuale».
«La sistemazione della stazione con l’elettrificazione», sottolinea ancora il parlamentare pontalpino, «porterà a pieno compimento l’idea di alternanza tra gomma e rotaia. Questo è frutto di scelte politiche lungimiranti. In altre zone della provincia è previsto il completamento della linea ferroviaria elettrificata. Ora l’obiettivo è arrivare fino a Calalzo e poi si potranno fare i ragionamenti successivi ovvero puntare fino a Cortina».
Con l’elettrificazione dunque si arriverebbe al passo successivo ovvero la creazione di una metropolitana di superficie della Valbelluna.
«Abbiamo parlato anche di questo», conclude Pontello, «la nostra idea sarebbe quella di spingerci almeno fino a Longarone. Sono state pensate due fermate intermedie: una a Belluno, magari alla Veneggia o all’aeroporto che possa venire incontro all’utenza dei grandi centri commerciali e dei servizi nei dintorni, e una in zona industriale a Longarone dove lavorano migliaia di persone». —
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