«Mi sembrava di essere in un film»
BELLUNO. «Io quello lì neanche lo conosco: mi ha aggredito senza motivo. Una roba che solo nei film...».
K.C., 23 anni, calciatore e dipendente di una ditta di slot machine, è il giovane bellunese aggredito da uno sconosciuto all’esterno di un locale del centro città, nei pressi di Porta Dante.
È ancora incredulo per un’aggressione subita senza motivo da parte di uno sconosciuto che ora è in via di identificazione da parte della Polizia che ha svolto le indagini dopo l’aggressione di sabato notte, avvenuta intorno all’1.30.
L’uomo, un napoletano di una quarantina d’anni, è già conosciuto dalle forze dell’ordine: le indagini sono ancora in corso e si basano soprattutto dalla descrizione fornita da alcuni testimoni che hanno assistito alla aggressione del 23enne. Quella sera l’uomo sarebbe stato visto in giro per il centro, anche da parte delle Volanti in servizio che pattugliavano la zona di piazza dei Martiri e vie limitrofe: avrebbe fatto tappa anche in alcuni locali pubblici già da un paio di ore prima dell’episodio di violenza che l’avrebbe visto protagonista. Certo il condizionale è d’obbligo perchè la contestazione della ipotesi di reato di lesioni gravi dovrà probabilmente anche avvenire alla luce di un riconoscimento da parte della vittima di questa aggressione. Fatto sta che attualmente l’uomo si sarebbe allontanato dalla zona bellunese.
Intanto, a ricostruire la notte da incubo vissuta, è K.C., di 23 anni: il giovane ha un taglio a «L» sopra l’occhio sinistro (la palpebra e parte della fronte) che i medici del pronto soccorso gli hanno ricucito con 14 punti di sutura.
«Tutto è nato all'Antica Scuderia: c'era un personaggio strano che girava per il locale e che ce l'aveva col mondo intero. Io ero con dei miei colleghi: non io in prima persona, ma un altro si è soffermato con lui, perchè magari si conoscevano di sfuggita».
Tutto qui.
Poi K.C. è uscito dal locale «a cercare un mio amico, e il tipo s'è scaraventato su di me, davanti al cancello. Poco prima mi aveva detto: “la mettiamo come?”. E io ho risposto “La mettiamo de che”? e mi ha colpito in faccia: non contento mi ha preso in pugni ed è scappato. Non so se mi ha scambiato per qualcuno o se effettivamente ce l'avesse su con me per qualcosa ma io non ho avuto a che fare con lui per tutta la serata. Visto che scappava, ho cercato di seguirlo ma perdevo molto sangue: così mi sono fermato sotto Porta Dante aspettando l'ambulanza per i soccorsi. Ero con i miei colleghi di lavoro: per noi era una uscita molto tranquilla, era una uscita di lavoro».
La polizia ha registrato la denuncia e assunto le prime informazioni sull’aggressore, nell’immediatezza dell’episodio: il napoletano portava pantaloncini corti.
Lo choc per K.C. deve ancora passare, però: «Pensavo di essere in un film ma è successo veramente ed è successo a me. Un gesto del genere di per sè non ha giustificazione e neanche senso, spero che fosse almeno ubriaco, forse si spiegherebbe meglio se non fosse stato in se. A me resta un taglio a L che parte dalla palpebra e arriva alla fronte: 14 punti mi hanno messo. Ma se con quella bottiglia di birra mi prendeva mezzo centimetro più in basso mi partiva l'occhio...Una cosa da film, poteva succedere a chiunque».
I carabinieri invece hanno identificato l’uomo al centro di una aggressione avvenuta giovedì sera nella zona di Sottocastello. È stato denunciato per lesioni volontarie.
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