«Michele, un uomo ottimista e tenace»

Vittorio Pucella (direttore della Volksbank di Belluno) ricorda l’amico De Florian Fania. Funerali forse domani ad Auronzo

AURONZO. «La sua scomparsa ha creato un vuoto importante, che sarà molto arduo colmare. Il suo entusiasmo e la sua forza d’animo erano incredibili. Così come la sua capacità di trasmetterli a chi lo circondava e lavorava con lui». Sono le parole con cui Vittorio Pucella, direttore della filiale di Belluno della Banca Popolare dell'Alto Adige-Volksbank, ricorda il collega Michele De Florian Fania, travolto da una slavina domenica pomeriggio mentre scendeva con gli sci dal rifugio Col de Varda a Misurina. E proprio oggi sarebbero stati dieci anni che De Florian e Pucella si conoscevano: «Ho iniziato a lavorare in questa banca proprio l’8 gennaio 2004», spiega, «ed è allora che ho conosciuto Michele». De Florian Fania era collaboratore Volksbank dal 1992, quando la banca cominciò a muovere i suoi primi passi in Cadore. Aveva inizialmente ricoperto la carica di titolare di filiale a Santo Stefano, passando poi alla guida dell’intera area. Attualmente era capo area per la provincia di Belluno. Lavorava nella filiale del capoluogo, in via Caffi, dove Pucella è direttore. «Le qualità di Michele che lo caratterizzavano nella vita personale si riflettevano nei suoi rapporti professionali», sottolinea Pucella,«aveva un ottimismo e una tenacia decisamente fuori dal comune. Era sempre sorridente. E amante della vita a tutto tondo. Al lavoro dedicava la stessa passione che metteva nella vita privata. Qui in filiale siamo tutti sconvolti, non riusciamo a farci una ragione del fatto che sia scomparso. Pensare poi che sia accaduto in quel modo, facendo uno sport che tanto amava, è davvero difficile». Profondo cordoglio è arrivato anche dalla direzione generale della Volskbank di Bolzano che ha voluto ricordare il prezioso operato di De Florian Fania. Un operato con cui ha contribuito in modo determinante allo sviluppo della banca nel Cadore e nella provincia di Belluno. «Era responsabile per l’intera piazza bellunese», evidenzia il presidente Otmar Michaeler, «e rappresentava quindi il punto di riferimento per tutti i 21 titolari di filiale in provincia. È sempre stato un’importante risorsa per la Volksbank e per molti di noi un esempio. Non mancherà soltanto alla sua famiglia, ma lascia un vuoto incolmabile anche nella nostra banca». Personalità eclettica, De Florian amava molto lo sport. Lo sci ma anche l’hockey (era stato presidente dell'Auronzo). «Proprio di quest’ultimo parlava spesso», dice ancora Pucella, «ricordava molto volentieri questi momenti della sua vita personale. I nostri rapporti extralavorativi erano all’insegna dell’amicizia. Al di fuori del lavoro, Michele era una persona allegra e gioviale, con cui era piacevole stare in compagnia». A soli 58 anni, De Florian lascia la moglie Dea De Menego e i figli Giulia e Giovanni. Funerali ancora da fissare: potrebbero essere anche domani.

Martina Reolon

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi