Migliaia di alpini all’adunata nel nome del Vajont
BELLUNO. Le penne nere della provincia di Belluno porteranno a Piacenza il Tricolore. E un ricordo particolare in occasione del 50° anniversario della tragedia del Vajont.
È tutto pronto a pochi giorni dall’adunata nazionale degli alpini che quest’anno sarà ospitata dalla città dell’Emilia Romagna da venerdì a domenica. Tantissimi gli alpini in partenza da tutto il territorio provinciale per essere presenti all’alzabandiera che dopodomani alle 9, in Piazza Cavalli, darà il via alla manifestazione.
«Alcuni gruppi sono già arrivati in quel di Piacenza», spiega l’ex presidente dell’Ana di Belluno Arrigo Cadore, che da poco ha passato il testimone ad Angelo Dal Borgo. «Molti alpini di Agordino, Alpago, Sinistra e Destra Piave si sono organizzati con mezzi propri. Saremo accompagnati dalla fanfara della Brigata Alpina Cadore».
E se dalla Valbelluna le penne nere arriveranno vestite con maglie bianche, dal Feltrino il colore sarà il verde e per il Cadore, naturalmente, il rosso. Tutti insieme per formare un tricolore. Ma durante l’adunata gli alpini bellunesi porteranno a Piacenza anche l’evento che costituisce l’apertura della serie di manifestazioni in programma per il 50° del Vajont. Venerdì sera il teatro della città emiliana ospiterà infatti un concerto e un evento, presentati da Dino Bridda, in cui il Gruppo alpini di Longarone renderà omaggio ai colleghi piacentini e li ringrazierà dell’aiuto apportato in quel tragico ottobre del 1963. Dopo la proiezione di un filmato, il concerto della fanfara e l’incontro tra il sindaco di Longarone Roberto Padrin e quello di Piacenza. Un’idea, quella dell’evento di venerdì sera, nata lo scorso anno da una “chiacchierata” con il primo cittadino di Piacenza, a Pieve durante le cerimonie per il premio “Pelmo d’oro”.
Il giorno della sfilata, che prenderà il via alle 9 di domenica (con ammassamento nella zona compresa tra via Europa, via Farnesiana e via Beati) uno striscione ricorderà la tragedia del Vajont e il sostegno degli alpini di Piacenza. E se per la trasferta alcuni hanno scelto le corriere organizzate, molti, data la relativa vicinanza del luogo dell’adunata, si muoveranno autonomamente, con auto, furgoncini, camper. «Dal Feltrino partiranno tra le 800 e le mille persone», sottolinea il presidente Ana di Feltre Carlo Balestra.
«Diverse le corriere pronte per partire, da Arsié, Lamon e Mellame. Sfileremo con tre striscioni. La nostra partecipazione sarà caratterizzata dal consueto entusiasmo e voglia di stare insieme. Abbiamo già prenotato anche per l’anno prossimo a Pordenone».
Pronti ed entusiasti anche gli alpini del Cadore, che scenderanno tra i 400 e i 500. «Il gruppo di Pieve ha già organizzato una corriera», affermano Livio Olivotto e Pierluigi Bergamo, presidente Ana Cadore. «Con la stessa partiranno anche le penne nere di Tai. Moltissimi, la maggior parte, si sono organizzati per muoversi con mezzi propri. Come ogni anno, un evento che tutti noi attendiamo con ansia».
In occasione della 86esima adunata degli alpini a Piacenza e del 70. anniversario della battaglia di Nikolajewka, il nostro giornale presenta un cd di canti degli alpini e di montagna, che sarà in edicola da domani al prezzo di 7.8 euro. Ad eseguire le canzoni, alcuni dei gruppi corali più importanti d’Italia, il Coro della Sat, il coro Ana di Milano, il coro Ana Cose Bianche, le Voci del Baldo.
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