Migliora la qualità dell’aria a Feltre, gli sforamenti entro quota 35

L’assessore Bonan: «Merito delle buone pratiche messe in atto dai cittadini». Trento attacca sulla scarsa attenzione per le frazioni: «Solo 6 cantieri su 34» 

FELTRE. Da una parte sindaco e giunta, sostenuti dalla maggioranza, a sbandierare un bilancio triennale di previsione che programma opere pubbliche per 23 milioni, una situazione di cassa riportata in equilibrio dopo sette di amministrazione, la convinzione di avere segnato una via con una strategia che punta molto sulla valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città e la notizia che dopo parecchi anni, Feltre chiude l’anno solare senza superare i 35 sforamenti delle polveri sottili previste dalla legge; dall’altra la minoranza a punzecchiare sulla viabilità in centro, sullo sbilanciamento di investimenti tra la città e le frazioni e con una critica severa al festival della bicicletta che ha debuttato nel 2017.. Un consiglio comunale fiume quello di giovedì, terminato ben oltre l’una di notte. Il sindaco Paolo Perenzin ha subito sottolineato come la cassa del Comune sia tornata in pareggio: «Un cammino lungo e faticoso che finalmente ci vede arrivare al traguardo». E anticipando come «il bilancio che andiamo ad approvare dovrà subire corpose variazioni legate ai danni del maltempo». A proposito, bilancio poi effettivamente approvato nove voti a favore e cinque contrari (Vettoretto, Forlin, Debortoli, Trento e Balen). Tutto secondo copione.

E LE FRAZIONI?

Dai banchi della minoranza, Ennio Trento ha fatto notare come dei 34 cantieri in programma nel 2019, solo 6 siano dedicati alle frazioni: «Si investe molto poco sul territorio concentrando gli investimenti sul centro. Non mi sembra giusto e non mi pare stiate rispettando gli impegni presi con i cittadini».

Un’analisi contrastata dalla giunta: «I soldi spesi per il patrimonio storico sono fisicamente in centro storico, ma vanno a beneficio di tutti. Intendiamo la città come un tutt’uno. Non è vero che le frazioni vengono trascurate. Anche chi abita nelle frazioni è interessato al teratro o ai musei».

Che aria che fa

Dopo anni Feltre chiude l’anno solare senza superare i 35 sforamenti delle polveri sottili. «Un risultato frutto di una serie di buone pratiche», ha sottolineato l’assessore all’ambiente Valter Bonan, «che hanno tutte contribuito a fare scendere il livello di inquinamento. C’è uno indirizzo dato dall’amministrazione e poi ci sono i cittadini, che ad esempio, investono per rendere più efficiente il loro impianto di riscaldamento. Feltre è il primo comune a pubblicare un bando mettendo delle risorse per chi vuole cambiare la vecchia stufa per una ad alto rendimento.

Disincantato il commento del consigliere Franco Debortoli: «Forse c’è stato più vento che ha ripulito l’aria». Lo stesso ha poi dato un affondo sul centro chiuso: «Chi ci vive tutti i giorni ha cercato di farvelo capire in tutte le maniere, ma è chiaro che la vostra è una scelta ideologica i cui danni lasceranno il segno sulla città».

Un progetto c’è

Il sindaco Perenzin rivendica con forza la strategia dell’amministrazione comunale: «Potete contestarci che non siete d’accordo con il nostro progetto di città, ma non potete dirci che non abbiamo una strategia. Tutti cantieri, molti dei quali attivi già nel 2019 stanno a dimostrarlo». —

 

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