Migranti a Ponte la gestione diventa un esempio per tutti
PONTE NELLE ALP. L’esperienza di integrazione a Ponte nelle Alpi segnalata dall’Associazione Comuni virtuosi. Il sito della rete che mette insieme gli enti locali e la pagina Facebook del suo coordinatore, Marco Boschini, hanno infatti segnalato il “caso” pontalpino come esempio da seguire in altre realtà.
Al centro il tema della gestione dei profughi presenti sul territorio. Allo stato attuale sono una quarantina i richiedenti asilo ospitati a Ponte nelle Alpi. E la scorsa settimana è stato avviato un percorso che permette a queste persone di svolgere attività di volontariato. Sette in questo momento i profughi coinvolti, grazie a una convenzione siglata tra il Comune e la Cooperativa Sviluppo & Lavoro di Belluno, che gestisce l'accoglienza in un appartamento di Rione S. Caterina. Una convenzione che prevede la possibilità di impiegare i richiedenti asilo in attività di utilità sociale, come per esempio pulizia dei parchi e manutenzione del decoro urbano in tutto il territorio comunale.
«Al di là del fatto che ci fa piacere essere stati segnalati, bisogna fare una riflessione di carattere generale», commenta Paolo Vendramini, sindaco di Ponte nelle Alpi. «Penso che ogni Comune possa fare le scelte che meglio crede nell’ambito della propria attività amministrativa, ma ci sono progetti che testimoniamo la possibilità di una positiva gestione dei migranti e di una buona integrazione di questi ultimi con la realtà e la popolazione locali. Una situazione difficile può trasformarsi dunque in risorsa».
Secondo il primo cittadino di Ponte nelle Alpi «tutti siamo chiamati a un responsabilità collettiva». «Già il prefetto di Belluno, poco tempo fa, ha convocato i presidenti delle Unioni Montane del territorio provinciale spiegando che il modello che deve essere seguito è quello di un’accoglienza diffusa e in piccoli gruppi», ricorda Vendramini.
«Un modello che dovrebbe coinvolgere tutta la provincia. Il fenomeno migratorio non si può bloccare, è una realtà, e c’è bisogno dell’impegno di tutti per affrontarlo nel migliore dei modi».
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