Migranti trasferiti a Calderal, i residenti sono preoccupati
Fonzaso: il consigliere di opposizione Nicola Marcon è d’accordo con il sindaco Slongo nel volere più attenzione
FONZASO. Non vede di buon occhio il trasferimento, quasi certo, dei 17 richiedenti asilo attualmente ospitati in centro Arten, nella località di Calderal, decentrata, fuori mano, non illuminata e più difficilmente controllabile. Il consigliere di minoranza Nicola Marcon non nasconde le perplessità della scelta del trasferimento, ancorché privata fra il proprietario dell’immobile di Calderal e la cooperativa che ha in gestione questo nucleo di migranti, facendosi interprete anche delle preoccupazioni dei residenti.
«Questa zona non è servita, andranno messi in conto il via vai continuo e le difficoltà di tenere sott’occhio, anche a livello di vicinato e di comunità, la nuova situazione che andrebbe a crearsi. Chi ci abita, fra famiglie con bambini e pensionati, ha il diritto di richiedere la propria tranquillità. Per questo, anche di concerto con l’amministrazione e il gruppo di maggioranza, se proprio dovrà esserci questo trasferimento, chiediamo alle cooperative un’attenzione maggiore. E al prefetto, di considerare bene i problemi che potrebbero crearsi».
Attualmente ci sono 47 richiedenti asilo, trenta sono in località Fenadora in un appartamento sopra un centro commerciale, e gli altri diciassette sono in centro ad Arten. Sono in capo a due cooperative, rispettivamente Sviluppo e innovazione e Tempus. «Devo constatare la sempre crescente insofferenza da parte dei miei compaesani per alcuni atteggiamenti di queste persone, parlo di qualche caso non di tutti ovviamente, e chiedo ulteriore rigore e aiuto da parte proprio delle cooperative che li gestiscono per non fare crescere ulteriormente questa insofferenza», dice il consigliere Marcon. «Sappiamo che c’è già stato il sopralluogo, da parte degli uffici dell’Usl, per la valutazione sull’alloggio di Calderal. In questo caso vanno tenuti in considerazione i problemi legati a un inserimento di quasi più persone rispetto al numero di residenti».
Sull’aspetto della gestione dei richiedenti asilo, i due gruppi consiliari si sono confrontati. «Ho avuto un incontro costruttivo con il sindaco Giorgio Slongo», conclude il consigliere Marcon, «e concordo con l’iniziativa della maggioranza di impiegare alcuni richiedenti asilo in lavori socialmente utili: tredici persone impiegheranno qualche ora giornalmente a turno (proprio in questi giorni si vedranno i primi al lavoro), a titolo totalmente gratuito in quanto le assicurazioni saranno pagate a pari percentuale tra Inail, Inps e cooperative. E a costo zero per il Comune che fornirà solo i dispositivi di protezione individuale».
(l. m.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video