Migrazione dei rospi, torna la mobilitazione
SEREN DEL GRAPPA. Il Gruppo salvataggio anfibi Belluno scende di nuovo in campo per salvare rospi e rane che, nel periodo di migrazione, rischiano di venire schiacciati dalle auto. Un rischio che, purtroppo, quasi sempre diventa triste realtà, visto che sono tantissimi gli esemplari che finiscono sotto le ruote delle macchine. Ecco allora che i volontari del gruppo sono in azione dalla scorsa settimana, praticamente tutte le sere, a partire dalle 18.30 e fino anche alle 23 o a mezzanotte.
Le zone di azione sono via Montegge a Seren del Grappa e località Punta Trifina (dove c’è la casa cantoniera) sulla statale 51 di Alemagna, nel comune di Ponte nelle Alpi. Lo scorso anno i volontari, una decina tra i due comuni, hanno tratto in salvo diverse migliaia di esemplari: a Punta Trifina si stima un sito della portata di almeno 10 mila. Anche quest’anno il picco massimo di attraversamenti si ha con l’arrivo delle prime piogge primaverili.
«Ringraziamo tutti i volontari e i sindaci dei due Comuni, Paolo Vendramini di Ponte nelle Alpi e Dario Scopel di Seren del Grappa», afferma Michela Zatta, coordinatrice del gruppo. «Ringraziamo inoltre i proprietari dei terreni di Rasai che anche quest'anno ci hanno permesso di installare le reti per bloccare gli anfibi durante la migrazione e di poterli portare in salvo dall'altra parte della strada in tutta sicurezza».
Alle Montegge, nel 2013, i volontari del gruppo avevano installato quasi un chilometro di rete per salvare le rane dalmatine e i rospi comuni. E in questi giorni il fermento a Seren e a Ponte è grande, come grande è la collaborazione da parte di enti e istituzioni. «Ci stanno aiutando anche l'Anas di Belluno, che ha addirittura installato la segnaletica generica di lavori in corso con tanto di indicazioni luminose per evidenziare ai passanti la presenza dei volontari», prosegue la Zatta, «i carabinieri di Ponte e Puos d'Alpago e la polizia locale, oltre che il corpo forestale dello Stato. Senza dimenticare la grande mobilitazione dei cittadini».
«L’obiettivo per il prossimo anno è quello di installare delle barriere fisse», aggiunge. «Ancor meglio sarebbero tunnel di sottopassaggio stradale, ma noi non possiamo farci carico di una spesa così onerosa. Però il Comune di Ponte ha già manifestato il suo interesse rispetto a questa soluzione».
Nelle prossime settimane, una volta terminata la migrazione, il gruppo organizzerà alcune serate informative per sensibilizzare la popolazione: uno dei relatori sarà il naturalista Giuseppe Tormen del Gruppo natura bellunese, esperto di anfibi, rettili e fauna selvatica e già presenza consolidata del gruppo. «Purtroppo siamo sempre in pochi», sottolinea la Zatta, «riusciamo a coprire tutte le sere dei salvataggi, ma siamo sempre gli stessi e il carico di lavoro è tanto. Chi volesse rendersi disponibile può telefonare al 328 9204968».
Martina Reolon
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