Milano-Cortina: arriva la firma del governo a sostegno del progetto
CORTINA. Et voilà. Anche il Governo ha firmato. Il dossier che ieri sera è stato recapitato al Cio, presso gli uffici di Losanna, porta la sottoscrizione decisiva, con tanto di lettera, anche del Consiglio dei ministri, svoltosi ieri pomeriggio a Palazzo Chigi. . A questo punto Gianpietro Ghedina, il sindaco, Luigi Alverà, il suo vice, e soprattutto Luca Zaia, presidente del Veneto, hanno buone ragioni per incrociare le dita.
E magari insieme ai presidenti delle Province di Trento e Bolzano, al governatore della Lombardia e al sindaco di Milano. Questa mattina il dossier verrà esaminato dal Comitato olimpico internazionale, insieme a quello di Stoccolma. L’assegnazione definitiva dei Giochi del 2026 avverrà il 23 giugno, sempre a Losanna. L’ottimismo di Zaia e Ghedina, oltre che degli altri, è motivato anche dalle dichiarazioni rese a margine del Cdm, che fanno intuire un’apertura di credito da parte dell’esecutivo.
«Conte interpreta benissimo il suo ruolo, abbiamo fatto un passo in avanti sulle Olimpiadi invernali», ha dichiarato Matteo Salvini, «siamo rimasti pochissimi a concorrere. Sarebbe un’opportunità enorme per il turismo e le montagne, farò e faremo di tutto perché l’Italia vinca questa partita».
«Se non è questa un’apertura di credito…», hanno sospirato, letta la nota di agenzia, sia Zaia e sia Ghedina.
Appena prima era intervenuto il sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti. «Sono soddisfatto per il via libera del governo alla candidatura di Milano e Cortina alle Olimpiadi invernali alle condizioni concordate. Un bel segnale: ora vinca il migliore». I prossimi passi? Una visita delle Federazioni internazionali; quindi, ad aprile, un’ispezione di sei giorni del Cio, accompagnato dallo stato maggiore della candidatura, capeggiato da Malagò. Infine, dopo quella di Tokyo, un’altra presentazione, in Australia, a Gold Coast, il 5 e 10 maggio. Intanto dal Piemonte continua l’offerta al tandem lombardo veneto della pista di bob di Cesana. Riportare in funzione quell’impianto, che risale a 12 anni fa, costerebbe intorno ai dieci milioni di euro, mentre recuperare la pista di Cortina – si rileva alla Camera di Commercio di Torino – comporterebbe una spesa di 50 milioni. Il sindaco Ghedina però ribadisce, ancora una volta, che l’investimento è semmai di 38 milioni e che l’impianto non rimarrebbe una cattedrale nel deserto, perché dopo i Giochi l’attività continuerebbe come Centro federale del bob, dello slittino e dello skeleton. –
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