Minacce e ingiurie animaliste sulla macelleria dei musulmani a Feltre
FELTRE
Brutta sorpresa per i dipendenti della macelleria islamica di via Tofana che ieri mattina si sono dovuti dotare di solventi e detergenti per rimuovere scritte ingiuriose e minacciose sulle vetrine e sui muri del negozio. E che in tarda mattinata, su richiesta dei titolari attualmente in Marocco, hanno sporto denuncia contro ignoti ai carabinieri di Feltre. Le scritte rivendicate, per il momento solo con la bomboletta spray, da “Animalisti 100%”, facevano riferimento alla macellazione rituale islamica e al “sangue versato dagli agnelli”, in occasione della ricorrenza della festa di Abramo al quale, per intercessione dell’arcangelo Gabriele, viene risparmiato il sacrificio del figlio Isacco.
Il fatto curioso delle scritte che hanno imbrattato vetri e muri del pubblico esercizio, è che Animalisti 100% tendenzialmente rendono esclusivo l’oggetto delle loro battaglie, cioè la tutela ad oltranza di tutti gli animali. In questo caso, sulla vetrina della macelleria, campeggiava la scritta “isis=satana”, con una commistione anomala rispetto alle solite modalità.
L’ipotesi che fanno gli inquirenti che ieri mattina hanno documentato il fatto, è che l’associazione animalista si sia mossa da città metropolitane come Padova e che si sia spostata, con la bomboletta spray, nelle località del Veneto dove abbia conoscenza di macellerie islamiche.
Gli scaffali della rivendita di carne di via Tofana, ieri, erano vuoti. I dipendenti che hanno provveduto alla “manutenzione” estemporanea, hanno confermato che «ci si serve solo del macello comprensoriale, non si fanno mai macellazioni rituali se non nell’ambito previsto da regolamento. Non abbiamo interesse a darci la zappa sui piedi». L’avvicinarsi della ricorrenza musulmana del 22 agosto che prevede la macellazione degli agnelli, ha documentato infatti un afflusso straordinario al macello comprensoriale di località Peschiera.
Il regolamento europeo autorizza l’uccisione a freddo dell’animale, purché in ambiente autorizzato, e in giorni concordati e determinati. Lo conferma il dipartimento di prevenzione dell’Usl Dolomiti. Con la nota che non tutti gli islamici optano per la macellazione rituale. Fra i musulmani che portano a macellazione i propri capi, ci sarebbe anche chi non si oppone allo stordimento dell’animale anche se questo, dal loro punto di vista religioso, compromette il rito. La scossa elettrica che toglie quantomeno lo stress alla povera bestia probabilmente consapevole della mattanza, può creare coaguli di sangue che permangono nei tessuti, si evidenzia dal servizio veterinario.
La ritualità vuole invece che il sangue fuoriesca completamente dalle grosse arterie recise. Piaccia o non piaccia, si ricorda dal servizio veterinario, c’è la legge 78 che autorizza la macellazione rituale, quella per cui l’animale non può essere consumato se non è libero dalla “linfa vitale” che è il suo sangue.
Il servizio veterinario esercita severi controlli sulla rintracciabilità di ogni capo abbattuto, sia esso ovino, caprino o bovino, si evidenzia dal servizio. –
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