Minaccia col coltello nella cucina in pizzeria cameriere prosciolto

LONGARONE. Baruffa nella cucina di una pizzeria. Il cameriere M. Q. era accusato di minaccia aggravata, perché avrebbe agitato un coltello all’indirizzo dello chef, ma nessun testimone ha visto la lama, di conseguenza l’imputato è stato prosciolto. Tolta l’aggravante, il cuoco non aveva presentato una querela ai carabinieri e il giudice Zantedeschi non ha potuto che pronunciare una sentenza di non doversi procedere, in mancanza del presupposto necessario.

Lo stesso pubblico ministero Modena aveva chiuso la propria requisitoria con questa richiesta, dopo aver ridimensionato il reato, figurarsi il difensore Alberto Fascina, che avrebbe gradito anche un’assoluzione con formula dubitativa oppure un proscioglimento per la particolare tenuità del fatto. Trenta giorni per le motivazioni, ma fin da ora è sicuro che nessuno farà appello.

Era il 16 aprile di due anni fa, il giorno di Pasqua. Nel locale c’erano almeno ottanta persone per il pranzo, di conseguenza una notevole quantità di lavoro e un’immancabile tensione. Secondo lo chef, il cameriere sarebbe entrato in cucina con una pila di piatti e, non trovando spazio su quello che si chiama pass, avrebbe minacciato l’aiuto cuoco di spaccarglieli in testa. A quel punto il cuoco avrebbe preso le difese del proprio collaboratore e, per tutta risposta, si sarebbe visto affrontare fisicamente, prima di essere afferrato per i polsi e spinto sull’impastatrice. Ma soprattutto sarebbe stato minacciato con un coltello. Una particolare smentito dall’aiuto cuoco, che non ha visto alcuna lama: i due si sono affrontati a parole, anche pesanti, ma non c’è stato altro. Quanto al proprietario del locale, era alla cassa a fare i conti e non poteva vedere cosa stava succedendo in cucina. Gli è stato solo riferito dallo chef, che a fine giornata è andato dai carabinieri e ci tornerà altre volte, ma senza mai fare querela.

Nell’esame dell’imputato, il cameriere ha aggiunto che i segni sui polsi, visti anche in alcune fotografie, se li è fatti lo stesso chef e di non averlo toccato, tanto meno minacciato con un coltello. Prosciolto. —

Gigi Sosso

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