Minaccia col machete il vicino di casa: patteggia pena di 6 mesi
BELLUNO. Minacciò un vicino con un machete. Julio Tramontin era stato arrestato dalla polizia nel luglio 2017 e ieri ha patteggiato sei mesi di reclusione, con pena sospesa. L’avvocato di fiducia Dalla Bernardina ha concordato la pena con il pubblico ministero Pesco e il giudice Coniglio l’ha applicata, dopo aver acquisito il fascicolo della pubblica accusa. Non c’erano altre possibilità, dal momento che un’immediata assoluzione era irrealizzabile.
I fatti erano abbastanza chiari, a proposito di minaccia aggravata e porto abusivo di arma od oggetto atto a offendere.
I rapporti tra l’imputato e il vicino erano particolarmente tesi. Nella tarda mattinata di un sabato, c’è stato l’ennesimo battibecco, ma a differenza di altre volte i due non si sono fermati alle reciproche accuse e a qualche parola poco gentile.
Al culmine della litigata, il latinoamericano ha impugnato una lunga lama, minacciando pesantemente l’altro di un ingiusto male. Superato l’iniziale spavento, la controparte è rientrata alla svelta in casa e ha chiamato il 113, per denunciare il fatto. La volante ci ha messo giusto in tempo necessario per raggiungere Cusighe e arrestare l’uomo, che non risulta abbia opposto resistenza. Nel frattempo, si era un po’ calmato e non era il caso di peggiorare una situazione già abbastanza compromessa.
È così cominciata la consueta trafila, con il trasferimento prima in questura per l’identificazione e le altre formalità necessarie e poi nel carcere di Baldenich, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
Arresto convalidato e scarcerazione dell’indagato, in attesa del processo penale, che ieri mattina non è nemmeno cominciato. Nel senso che la difesa ha deciso di patteggiare una pena, che complessivamente sarebbe stata di otto mesi e venti giorni, partendo da una base di sette mesi, ma è stata ridotta a sei mesi, grazie al rito. —
Gigi Sosso
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