Minaccia un suo paesano «Ti levo la spina dorsale»

LAMON. Minaccia inusuale: «Ti cavo la spina dorsale». Non è davvero il caso di mettersi a indagare su quale metodo avrebbe usato per sfilargliela, quello che conta è che il lamonese D.M. pagherà un risarcimento danni a un suo paesano, per fare in modo che ritiri la querela. È la soluzione prospettata ieri mattina, davanti al giudice di pace Bottoli. Una conciliazione riuscita, dopo quello che è successo il 14 settembre di due anni fa, in giro per Lamon.

Secondo la ricostruzione della Procura della Repubblica quel giorno i due uomini si sono incontrati e già il primo approccio non è stato garbatissimo: D.M. avrebbe minacciato la controparte con un «ti taglio la gola». A quelle parole, non c’è stata alcuna reazione e l’attuale imputato ha rincarato con la minaccia della spina dorsale. Non solo: ha tentato un’aggressione, che non è riuscita per motivi indipendenti dalla sua volontà.

L’uomo si è ritrovato a processo per minaccia semplice e tentate lesioni, due reati che sono di competenza del giudice di pace. È difeso di fiducia dall’avvocato Liuba D’Agostini. Il giudice ha fatto il suo mestiere, tentando di trovare un accordo tra le parti, che ieri è stato raggiunto. La somma non è stata quantificata con precisione, ma è quanto basta per convincere la parte offesa a ritirare la querela. Il processo non partirà e sarà pronunciata una sentenza di non doversi procedere per mancanza della condizione indispensabile. —

G.S.

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