Misurare la bilirubina ai neonati è più semplice

BELLUNO. Con un nuovo apparecchio donato dal Circolo ospedaliero del San Martino (costituito da medici, infermieri e personale tecnico e amministrativo) misurare la bilirubina sui neonati sarà più...

BELLUNO. Con un nuovo apparecchio donato dal Circolo ospedaliero del San Martino (costituito da medici, infermieri e personale tecnico e amministrativo) misurare la bilirubina sui neonati sarà più veloce, facile e non doloroso.

La centrifuga per microematocrito, costata 1.830 euro, è stata donata nelle settimane scorse dal Circolo (che ha devoluto in questi anni all’Usl 1 strumentazione per 55 mila euro). «Ci era arrivata la segnalazione che l’apparecchio in uso era ormai da cambiare e così abbiamo raccolto i soldi e l’abbiamo donato», precisa Roberto Burlon, presidente del Circolo.

La centrifuga, come ha spiegato il primario della pediatria Luigi Memo, è una macchina che permette di separare il siero dal sangue prelevato dal tallone del neonato da cui poi si evince la concentrazione di bilirubina responsabile dell’ittero nei bambini. «In 30 secondi possiamo avere la risposta», precisa Memo che aggiunge come questa analisi rientri nel cosiddetto screening neonatale allargato, avviato dal gennaio di quest’anno nell’Usl e che prevede la ricerca di ben 40 malattie metaboliche ereditarie. Ogni anno, su 650 nati al San Martino, vengono sottoposti a questo esame per l’ittero circa in 150 cioè un bambino su 5. «Con gli anni siamo diventati attenti a che il neonato non soffra, alla microinvasività delle indagini e delle terapie», ha precisato anche il dg Pietro Paolo Faronato.

Ogni anno sono ricoverati in pediatria 254 piccoli pazienti a cui si aggiungono 97 in patologia neonatale. «Il dato è in calo perché cerchiamo di tenere a casa il più possibile i bambini se non hanno malattie in fase acuta e soprattutto cerchiamo di optare per il day service, cioè concentriamo in un unico giorno tutti gli accertamenti necessari per comprendere la patologia di cui è affetto il bimbo, contenendo i ricoveri e anche i costi visto che viene applicato un ticket a forfait».

Intanto entro la fine del 2014 dovrebbe essere pronto il nuovo padiglione materno-infantile che dovrà accogliere sia la ginecologia-ostetricia che la pediatria. E in quella prospettiva, l’Usl n.1 sta pensando al modo per abbellire gli ambienti per i piccoli pazienti. In esame c’è l’intenzione di dare incarico a un pittore di fama, come Vico Calabrò di dipingere qualche parete con soggetti che possano essere apprezzati dai bambini oltre che ad allestire un acquario. «Sarebbe una bella idea visto che la pet therapy è molto importante per la cura dei bambini», conclude Memo. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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