Modello 730 precompilato se c’è errore pagano i Caf

E anche i commercialisti. La novità introduce il “visto pesante” che scarica sul compilatore sanzioni e rimborso imposte. Protestano anche gli imprenditori
Di Paola Dall’anese
Il modello 730 per la denuncia dei redditi, 19 giugno 2014. ANSA/FRANCO SILVI
Il modello 730 per la denuncia dei redditi, 19 giugno 2014. ANSA/FRANCO SILVI

BELLUNO. Gli addetti ai lavori preannuciano che sarà un disastro: gli uffici presi d’assalto, migliaia di persone riversate gli ultimi giorni agli sportelli dei sindacati, gli operatori alle prese con la possibilità di dover pagare sanzioni pesanti in caso di errore. Ma non sarà facile nemmeno per i cittadini che dovranno munirsi di Pin e farsi tutto via Internet.

Insomma i presupposti del 730 precompilato che dovrebbe entrare in vigore dal prossimo anno, non entusiasma nessuno. «Dal prossimo anno», spiega Tomaso Zampieri delle Acli, «il modello 730, ogni lavoratore dipendente e pensionato dovrà andarselo a cercare sul web munendosi di un codice Pin fornito dall’Agenzia delle entrate. L’utente, quindi», prosegue Zampieri, «potrà accettare la dichiarazione compilata dallo Stato oppure rivolgersi ai Caf sui quali incombe una grande responsabilità, quella cioè di rispondere in solido, cioè pagando di tasca propria gli eventuali errori commessi e rifondendo allo Stato le imposte errate tramite il cosiddetto visto pesante». Ed è proprio questo aspetto che impensierisce non solo i centri di assistenza fiscale ma anche i commercialisti per i quali vale la stessa regola.

«Apprezziamo che lo Stato voglia avvicinare gli utenti alla burocrazia e li voglia mettere nelle condizioni di fare tutto da soli risparmiando», dice Renato Bressan presidente del Caf Cgil, «ma l’introduzione del visto pesante è pesante in tutti i sensi, tanto che ora stiamo pensando di farci un’assicurazione per poterci tutelare in caso di errore».

«Mettiamo il caso che un contribuente», spiega anche Antonio Miotto direttore del Caf Cisl, «debba inserire nel 730 la ristrutturazione di una casa e debba andare a credito di 4.800 euro come prevede la legge. Ma se fa una dichiarazione sbagliata, come Caf saremo costretti a pagare noi questa somma, oltre alle sanzioni. Una prospettiva pesante». E per questo i costi per fare un 730 al Caf il prossimo anno potrebbero aumentare visti anche i tagli previsti per questi centri.

Ma non gioiscono nemmeno gli imprenditori che dovranno presentare la denuncia dei redditi dei loro dipendenti anticipatamente rispetto ad ora, in un momento che coincide con la preparazione dei bilanci aziendali. «Ancora una volta – dichiara Luca Barbini, vice presidente di Confindustria Belluno con delega al credito e alla finanza, «per semplificare la vita allo Stato si aumentano gli adempimenti a carico delle aziende, già soffocate da un sistema fiscale e da una burocrazia opprimenti. Con il nuovo modello 730 precompilato si aiutano i dipendenti e i pensionati, ma nel contempo si fissano nuove e più stringenti scadenze per le imprese, oltre a pesanti sanzioni in caso di ritardi o inadempienze».

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