Molestie sul lavoro nel mirino di sindacati e Confindustria

BELLUNO. Tutti uniti contro le molestie sul luogo di lavoro. Ieri Cgil, Cisl, Uil e Confindustria Belluno Dolomiti hanno siglato un’intesa che recepisce l’accordo quadro sulle molestie e la violenza...

BELLUNO. Tutti uniti contro le molestie sul luogo di lavoro. Ieri Cgil, Cisl, Uil e Confindustria Belluno Dolomiti hanno siglato un’intesa che recepisce l’accordo quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro raggiunto il 26 aprile del 2007 dalle rispettive rappresentanze a livello europeo e l’accordo nazionale firmato da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria il 25 gennaio 2016.

Un’intesa siglata a Belluno alla vigilia della giornata internazionale della donna per affermare che «le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro sono inaccettabili e vanno denunciate, sottolineando che le imprese e i lavoratori hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e reciproca correttezza» riporta una nota congiunta.

Tra le azioni messe in campo da sindacati e industriali l’impegno a dare diffusione all’accordo, in particolare presso i propri associati, lavoratori e lavoratrici, e a promuovere i principi dell’accordo nei luoghi di lavoro, anche attraverso la stipula di protocolli aziendali sul tema. Le parti sociali e datoriali si impegnano inoltre a promuovere iniziative di informazione e formazione all’interno delle aziende e delle strutture sindacali e legali.

«Si tratta» affermano Mauro De Carli (Cgil), Rudy Roffarè (Cisl) e Luciano Zaurito (Uil), «di un accordo fondamentale per definire le modalità operative in caso di discriminazioni o molestie nei confronti delle donne e, più in generale, di tutte le lavoratrici e i lavoratori vittime di comportamenti violenti sul luogo di lavoro. Le parti firmatarie hanno infatti condiviso l’impegno reciproco del porre in essere azioni che non siano solo mirate allo sviluppo dell’informazione e della formazione, ma anche al garantire supporto e sostegno alle lavoratrice e lavoratori».

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